A Favara Alba schiva la sfiducia |M5s, guerra a colpi di segnalazioni - Live Sicilia

A Favara Alba schiva la sfiducia |M5s, guerra a colpi di segnalazioni

Il sindaco resta in sella ma in consiglio coesistono 2 anime pentastellate: decideranno i probiviri

PALERMO – Anna Alba resta sindaco di Favara ma la spaccatura interna al Movimento cinque stelle nella cittadina in provincia di Agrigento si fa sempre più profonda: la casa comune dei cinquestelle favaresi, che conta 14 consiglieri comunali, potrebbe presto perdere una delle due fazioni in lotta. Da un lato i sette promotori della sfiducia al sindaco e dall’altro la truppa rimasta fedele al sindaco, che da settimane si danno battaglia a colpi di segnalazioni al collegio dei probiviri del movimento. Impossibile la convivenza e l’esito di questo fuoco incrociato, nel quale è intervenuto a gamba tesa anche l’eurodeputato Dino Giarrusso che si è schierato al fianco di Alba, potrebbe concretizzarsi presto con una sfilza di sospensioni. I vincitori dello scontro, alla fine, saranno decisi dai big del movimento che dovranno schierarsi pro o contro il sindaco eletto nel 2016.

Il pallottoliere del consiglio comunale, intanto, ha dato il suo responso favorevole ad Alba: soltanto 13 consiglieri favorevoli alla conclusione di una delle prime esperienze amministrative targate M5s in Sicilia, due in più degli 11 proponenti e tre in meno della quota necessaria per sfiduciare un sindaco che intanto ha aperto al dialogo con il Partito democratico e le altre forze politiche “nel tentativo di concludere serenamente – dice – l’esperienza amministrativa”. I primi incontri si sono già consumati e presto arriverà un rimpasto anche per la sostituzione del contestatissimo assessore Amodeo Nicotra, nominato per due volte nella giunta Alba e per due volte dimissionario. Spazio di manovra per il sindaco arriverà anche dall’allargamento della giunta, consentito da una recente legge regionale.

Il pericolo è scampato ma in aula resta un grosso problema di numeri per Alba, che ieri ha avuto parole dure contro i compagni di viaggio di un tempo: “Questa sfiducia non è un atto politico ma una lotta intestina – il suo pensiero -, sono andati avanti i personalismi e non gli obiettivi di una comunità. I miei ex consiglieri non saranno tutelati come ho fatto finora”. Parole a cui risponde Carmelo Sanfratello, ex capogruppo del Movimento cinque stelle e tra i firmatari della mozione: “Tutelarci in cosa? Il sindaco spieghi il senso di queste sue parole, sono io che l’ho sempre difesa anche quando era indifendibile”. Di “carenza amministrativa” e di “mancata attuazione del programma elettorale” ha parlato anche un altro pentastellato, Calogero Pirrera, scavando un solco ancora più profondo con il sindaco che tre anni fa aveva ottenuto una maggioranza schiacciante di 14 consiglieri comunali. Numeri che si sono sciolti come neve al sole a metà mandato e ora Alba apre ad altre forze politiche, in attesa che Roma decida su Favara.


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