Palermitano uccide la moglie:| "Non volevo separarmi da te" - Live Sicilia

Palermitano uccide la moglie:| “Non volevo separarmi da te”

Giulia Lazzari e Roberto Lo Coco (Foto Fb)

I post sui social pubblicati da Roberto Lo Coco, in carcere per aver strangolato la giovane moglie.

Un rapporto agli sgoccioli, le liti, i messaggi sui social. C’è tutto questo nella terribile vicenda che ha portato alla morte Giulia Lazzari, uccisa ad Adria, in provincia di Rovigo, dal marito a soli 23 anni. Roberto Lo Coco, 28enne originario di Palermo, alcuni giorni prima di aggredire la ragazza aveva più volte pubblicato su Facebook dei post in cui emergeva palesemente la non accettazione della loro separazione.

Giulia voleva lasciarlo e dopo l’ennesima discussione, il giovane aveva pubblicato l’ennesimo messaggio:Non e giusto però così, io Sono quello che Sono, lo sapevi, ma tu hai sbagliato e mi hai fatto malissimo.Tutto quello che sta succedendo in questi giorni, per carità la colpa è mia, ho sbagliato a fare delle cose che non ti piacevano, ma ce l’hai anche tu la colpa che in questi mesi mi hai trattato come spazzatura. Non succedeva niente di tutto questo se tu avessi parlato con me e no con un estraneo che conosci da pochi mesi. Quasi sette anni insieme non sono niente. Non ci posso credere che tutto quell’amore che provavi per me sia scomparso così in un paio di mesi giuro non ci credo davvero, ma ho visto che e così. Sei arrivata al punto di non confidarti più con me, ma con estranei. Non voglio vantarmi, ma tutto e dico tutto l’amore che io ti ho dato in questi sette anni, non ne troverai mai uno che ti amerà e che ti darà tutto l’amore che ti ho dato io. A parte gli errori che ho fatto ti ho amata veramente tantissimo. Ok, l’hai voluto tu questo, io no ho mai voluto separarmi da te. Ciao”.

Giulia Lazzari, che faceva la cameriera, con Roberto Lo Coco aveva una figlia di quattro anni: è morta dopo nove giorni di agonia: le ferite provocate dallo strangolamento si sono rivelate gravissime, il decesso è avvenuto nel reparto di Terapia intensiva dell’ospedale Santa Maria della Misericordia di Rovigo. Il 28enne, disoccupato, è dal giorno dell’aggressione in carcere.


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