La protesta dei catalogatori |"Musumeci sfugge al confronto" - Live Sicilia

La protesta dei catalogatori |”Musumeci sfugge al confronto”

Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl: "Non ci fermeremo"

Sit-in a Palermo
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PALERMO – “Quello che è accaduto questa mattina a piazza Indipendenza a Palermo è inaccettabile: centinaia di lavoratori dell’amministrazione regionale lasciati a protestare sotto la pioggia. Il presidente Musumeci si è sottratto ancora una volta al confronto, rifiutandosi di incontrare una delegazione dei catalogatori per ascoltare almeno le ragioni che li avevano condotti lì da ogni provincia della Sicilia. Adesso, non abbiamo altra scelta se non quella di inasprire il livello della protesta. Anche a costo di paralizzare completamente il settore dei Beni culturali in Sicilia. Ai cittadini che ne pagheranno le conseguenze, spiegheremo come stanno davvero le cose e chi ci ha costretti allo scontro. E non ci fermeremo fino a quando il governo regionale, attraverso un confronto serio e approfondito con i sindacati, non affronterà concretamente la vertenza che riguarda i catalogatori della Regione Siciliana, che aspettano risposte da ormai più di 12 anni”. A dirlo sono le segreterie regionali di Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl al termine del sit in di protesta del personale catalogatore della Regione Siciliana che hanno organizzato questa mattina, 12 dicembre 2019, davanti a Palazzo d’Orleans.

Assunti con contratto a tempo indeterminato alla Sas-Servizi ausiliari Sicilia, secondo la legge 24 del 2007 dovrebbero essere immessi in ruolo presso il Dipartimento regionale per i Beni culturali. Questa era anche la strada indicata dall’assessore Sebastiano Tusa, scomparso tragicamente lo scorso marzo: Tusa aveva firmato una relazione tecnica con cui illustrava il percorso per trasferire il personale catalogatore ex l.r. 24/2007 dalla Sas alla Regione, considerando, tra l’altro, che le procedure concorsuali sono già stata assolte nel lontano 2002 e che questo passaggio non comporterebbe alcun aggravio di spesa per le casse regionali ma porterebbe invece a un risparmio che ammonta a circa un milione e 300 mila euro annui.

“Il governo regionale ci convochi al più presto per discutere la questione con urgenza – hanno concluso Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl -. Il presidente della Regione Nello Musumeci, che attualmente detiene anche la delega per i Beni Culturali, argomenti i suoi ‘no’, piuttosto che sfuggire al dialogo”.


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