Coronavirus, altri tre casi |Il computo sale a dieci - Live Sicilia

Coronavirus, altri tre casi |Il computo sale a dieci

L'annuncio dell'assessore Razza in conferenza stampa

L'allarme in Sicilia
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PALERMO – In Sicilia sono sette i casi confermati di contagio da Coronavirus. A questi si aggiungono altri tre casi sospetti, che verranno inviati all’Istituto superiore di sanità e che saranno inseriti domani nel bollettino della protezione civile. Lo ha comunicato l’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza in conferenza stampa. Due dei tre casi sospetti sono stati esaminati dal laboratorio del Policlinico di Catania, uno dal Policlinico di Palermo. I tre nuovi casi si aggiungono ai 7 comunicati un’ora fa dal dipartimento di Protezione civile nazionale.

L’incontro con la stampa è stato ritenuto utile per fare chiarezza dopo che ieri c’è stato un disallineamento fra i dati comunicati dalla Regione e quello resi noti dall’unità di crisi nazionale. ” I primi tre casi – ha chiarito Razza – sono quelli palermitani. Poi c’è un caso catanese che possiamo dare come guarito e poi gli ulteriori casi: uno in provincia di Ragusa e due in provincia di Catania. Il dato che avevamo fornito quindi è corretto. I nuovi casi saranno inseriti probabilmente domani. Di tutti questi casi – ha continuato l’assessore alla sanità siciliana – quasi tutti sono del tutto asintomatici. Solo due pazienti sono in ospedale ma nessuna è in ecmo o in terapia intensiva”. Dei tre nuovi casi sospetti di uno è stato disposto il ricovero in via precauzionale. Inoltre non esistono casi autoctoni. Tutti gli accertamenti sono di pazienti che hanno avuto contatti con i focolai.

Razza ha ribadito una avvertenza ai cittadini: “Si è capito che non bisogna andare al pronto soccorso. In alcuni ospedali si è accertato un calo degli accessi del 30 per cento. Bisogna rivolgersi ai medici di famiglia, che però devono essere raggiunti dai pazienti al telefono. Come vanno preservate le aree di triage degli ospedali, vanno preservati anche gli studi professionali dei medici di famiglia o dei pediatri di libera scelta”.

La Regione ha autonomamente avviato un canale on line per la registrazione dei cittadini che stanno tornando in Sicilia. “Serve – ha spiegato Ruggero Razza – per avere dati sull’accesso nel territorio della Regione nell’eventualità di un diffondersi del virus”.

L’assessore si è occupato così della questione dei controlli negli aeroporti. “Abbiamo appreso oggi di una direttiva all’Usmaf perché i controlli siano fatti soltanto dai voli provenienti da Roma. Non condividiamo questa decisione e chiediamo sia cambiata”. La richiesta siciliana sarebbe quella di allargare i controlli a tutti i voli provenienti dall’area gialla. Fra le altre richieste ci sarebbe quella del potenziamento delle rianimazioni attraverso le procedure più veloci della Protezione civile.

L’assessore alla Salute ha poi ribadito: “Non ci sono ragioni di preoccupazione e per questo voglio ringraziare gli operatori del settore sanitario. Vedere la Sanità siciliana capace di gestire questa realtà è una soddisfazione. Il merito principale è di chi lavora nel nostro sistema sanitario”. 


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