Regione, smart working a rilento |Scatta la diffida dai sindacati - Live Sicilia

Regione, smart working a rilento |Scatta la diffida dai sindacati

Duro j'accuse: "Incapacità gestionale"

Coronavirus
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PALERMO – Le accuse sono molto pesanti: “Incapacità gestionale” da parte dell’amministrazione regionale e “insufficiente e inesistente” attivazione delle misure emergenziali per la tutela dei lavoratori dal coronavirus. I sindacati della funzione pubblica vanno allo scontro con Palazzo d’Orleans sullo smart working per i dipendenti regionali e diffidano l’Amministrazione “ad adempiere ai provvedimenti per contenere il rischio di contagio”.

Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl, Cobas-Codir, Sadirs e Ugl hanno messo nero su bianco il loro j’accuse: “L’amministrazione – dicono – non sta tutelando i lavoratori perchè sta limitando tutte le misure che possono consentire il lavoro a distanza”. Questo l’atto d’accusa di sei sigle sindacali nei confronti della Regione Siciliana. I sindacati criticano anche la scelta di “mettere gran parte del personale in ferie forzate”: una misura che secondo i rappresentanti dei lavoratori “dimostra soltanto l’incapacità gestionale di questa amministrazione”.

E ancora: “inammissibile” la circostanza secondo cui “in presenza di un decreto del presidente del Consiglio e di una ordinanza del presidente della Regione, dove viene stabilito che le amministrazioni devono assicurare il ricorso al lavoro agile, si perda ancora altro tempo prezioso”. I documento, inoltre, denuncia “lo stato in cui versa la stragrande maggioranza degli uffici regionali, specie quelli periferici, rispetto alle carenti condizioni igienico-sanitarie, per il mancato intervento – si legge – di disinfezione e sanificazione dei locali”. Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl, Cobas-Codir, Sadirs e Ugl poi avvertono: “Al perdurare di tali situazioni si provvederà a inoltrare formale segnalazione alle autorità giudiziarie”.

Una presa di posizione molto dura, alla quale ha fatto seguito una uscita ufficiale da parte della Cisl Fp:  “Pur comprendendo la complessità della situazione in cui le istituzioni si sono ritrovate improvvisamente ad agire, dobbiamo purtroppo riscontrare che c’è una Regione che corre a due velocità”, hanno affermato il segretario generale e il segretario regionale, Paolo Montera e Fabrizio Lercara. “Ci sono, infatti, alcuni dipartimenti in cui tardano ancora ad arrivare i provvedimenti necessari per la predisposizione del lavoro agile nei servizi non essenziali. Si tratta di atti fondamentali per tutelare i lavoratori, le loro famiglie e, conseguentemente, la salute pubblica”.


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