Palermo, niente stop prolungato per le slot: bocciata l'ordinanza di Orlando

Slot, “no” allo stop prolungato | Bocciata l’ordinanza del sindaco

Accolto il ricorso di una società che rischiava 12 licenziamenti. Orlando annuncia "integrazioni e verifiche"

PALERMO – Niente stop di 15 ore al giorno sul territorio del capoluogo: il Tar Palermo boccia l’ordinanza che il sindaco, Leoluca Orlando, aveva emanato il 12 dicembre 2019 per regolamentare gli orari d’uso degli apparecchi da gioco e “prevenire e contrastare la ludopatia”. La Terza sezione del tribunale ha sospeso il provvedimento del primo cittadino accogliendo il ricorso della Cdm Entertainment srl, società che gestisce una sala con apparecchi vlt e slot, assistita dagli avvocati Salvatore e Luigi Raimondi.

L’ordinanza collegiale pubblicata oggi conferma un quadro già emerso il 27 gennaio, quando un decreto cautelare monocratico aveva già riconosciuto i rischi per la Cdm: la stretta del sindaco agli orari di apertura avrebbe ridotto le attuali 19 ore al giorno di attività a 9, ritmo che la società non avrebbe potuto sostenere e che avrebbe portato al licenziamento di quasi tutti i 12 dipendenti.

Ecco perché, fra i motivi del ricorso, c’è appunto il ‘nodo’ degli orari: la società e i legali hanno sostenuto che l’ordinanza firmata da Orlando violasse un’intesa “tra Governo, Regioni ed enti locali in materia di raccolta di gioco pubblico – fa presente l’avvocato Luigi Raimondi – che prevede fino a 6 ore complessive di chiusura quotidiana di gioco”. L’ordinanza invece ne prevedeva 15, per sale giochi e sale scommesse, con un’attività limitata dalle 9 alle 13 e quindi dalle 19 alle 24.

Secondo i ricorrenti, il settore slot e vlt è in grave crisi “dal mese gennaio 2020”, sostiene Raimondi, che individua due fattori a suo dire determinanti: “l’obbligo di installare i lettori di tessere sanitarie negli apparecchi per il gioco, che ha avuto un fortissimo impatto dissuasivo sui giocatori, i quali temono la registrazione dei propri dati; l’emergenza sanitaria, particolarmente avvertita dagli utenti delle sale da gioco che si trovano in luoghi chiusi e comportano la necessità di toccare le apparecchiature con le mani.  Tali circostanze – conclude il legale – hanno determinato un drastico calo della clientela, e così le società del settore sono allo stremo”.

“Prendiamo atto del provvedimento del Tar e del richiamo del tribunale alla prevalenza del diritto alla salute”, commenta il sindaco Orlando. “Sarà cura degli uffici fare le necessarie integrazioni e verifiche, anche col supporto di dati sanitari e socio-economici – aggiunge – perché, appunto, la priorità della nostra amministrazione è quella di tutelare la salute e il benessere dei cittadini che sempre più numerosi sono vittime della dipendenza da gioco d’azzardo, che non fa altro che aggravare la crisi di singoli e famiglie”.


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