Il quartier generale dello spaccio “Sono il King della marijuana” LiveSicilia.it

Il quartier generale dello spaccio |“Sono il King della marijuana”

Le intercettazioni che inchiodano Sebastiano Di Stefano.
L'OPERAZIONE DELLA POLIZIA
di
2 min di lettura

ADRANO – La sua casa, nel quartiere Monterosso di Adrano, sarebbe diventata una sorta di quartier generale dello spaccio. Sebastiano Mario Distefano, per nulla bloccato dagli arresti domiciliari, avrebbe ‘gestito’ un’organizzazione criminale che ‘operava’ nel take away di cocaina e marijuana creato proprio sotto suo balcone. Ed è proprio lì che la Polizia ha piazzato una telecamera, immortalando incontri, riunioni, consegne di denaro e addirittura di pistole. Il gruppo avrebbe avuto come principale “fornitore” Salvatore Giarrizzo, che portava direttamente a domicilio “lo stupefacente” acquistato. 

Di Stefano, più volte intercettato, parlando con i suoi ‘picciotti’ della droga soleva autodefinirsi “il King della marijuana”. Ed è da questa frase che trae ispirazione il nome dell’operazione scattata giovedì scorso. 

Prepotente e spavaldo è l’atteggiamento di Di Stefano in moltissime occasioni. Alcune volte sembra sentirsi ‘intoccabile’ dalle forze dell’ordine. Gli arresti domiciliari, insomma, non avrebbero fermato la sua ‘carriera’ nel settore dello spaccio di droga. Quando arrestano Vito Liotta, nella primavera del 2018, commenta: “Hanno potuto fermare Vito… ma a me no… non mi fermano hai capito…?”. E il giorno dopo continuava: “… Mi sono riorganizzato… altri 10 kg ne sto portando ora … no 5.. 10..! 5 kg me l’avete tolta era poca – quasi sfidando chi ascoltava le intercettazioni – ora 10 kg il doppio me ne prendo… tanto loro mi sentono e io glielo dico prima… 10 chilos… Colombia questa volta… no più Catania… Colombia…!”

Di Stefano però sarebbe stato un tipo preciso per i pagamenti ai sodali, a cui avrebbe garantito anche il “mantenimento delle spese legali” in caso di arresto. Il ‘re’ della marijuana avrebbe tenuto un “registro” (che Di Stefano chiama ‘quaderno’ dove avrebbe annotato tutte le operazioni di contabilità legata all’attività illecita”, scrive la gip Loredana Pezzino. “Gli devi dire allora andiamo a guardare i quaderni da Nuccio e vediamo chi ha pagato di più tra te e me gli devi dire quando c’eri tu”, dice l’indagato intercettato. E quella sorta di ‘libro mastro dello spaccio’ in effetti è stato rinvenuto dalla polizia durante una perquisizione a casa di Di Stefano il 24 maggio 2018. 

Nella dimora del ‘King’ inoltre ci sarebbero state armi. Il grande fratello della polizia, più volte, ha registrato Di Stefano armeggiare con delle pistole, alcune volte le ‘mostra’ a qualche sodale, in altre le punta in strada alla presenza di pregiudicati. “Stai attento per la pistola…”, raccomanda a uno dei ‘picciotti’ della droga ai suoi ordini. Che pronto risponde: “Nuccio a posto… io l’ho nascosta bene… non la trova nessuno…”.  Alla fine, magari, l’arma non è stata trovata. Ma per Nuccio Di Stefano e i suoi ‘picciotti’ sono arrivate le manette. 

Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI