+++Cluster, ricoveri e contagi+++ Coronavirus, il caso Catania

Cluster, ricoveri e contagi| Coronavirus, il caso Catania

Catania, per gli ultimi focolai, resta una città da attenzionare. Ecco cosa sta accadendo.

CATANIA – Non ci sono più i casi registrati nel pieno dell’emergenza, ma Catania, per gli ultimi focolai di Coronavirus, resta una città da attenzionare. Cluster, ricoveri e contagi. Un territorio vasto attorno al quale gravitano circa un milione di abitanti.

I contagi

Alcuni sono stati contagiati, presumibilmente, durante viaggi anche all’estero e hanno dato vita ad alcuni cluster monitorati dal commissario anti covid Giuseppe Liberti: “Da un po’ di tempo – ha detto a LiveSicilia – non vedevamo casi così fortemente sintomatici, come quello del padre di famiglia, positivo al coronavirus e ricoverato con ausilio di ossigeno”.

Nessun allarmismo, ma dietro le sue parole c’è la consapevolezza che la battaglia contro il virus non sia ancora finita. E Catania è un caso.

L’allerta

I casi degli ultimi giorni confermano che il monito lanciato ieri dall’assessore alla Sanità Ruggero Razza sia più che mai attuale, soprattutto alla luce di cluster e ricoveri: “C’è troppa rilassatezza – ha detto Razza – si ha come la percezione che il tema non esista più ma la possibilità di contagio resta alta. Questo deve indurre tutti i cittadini ad adottare tutti i comportamenti che sono ritenuti indispensabili. Noi dobbiamo continuare a vivere, favorire la riapertura di tutte le attività economiche, ma bisogna ridurre il rischio dei contagi”.

Il cluster

I vertici dell’Asp e il dipartimento anti covid monitorano da giorni il cluster di Misterbianco, dove un’intera famiglia è in isolamento e il padre è stato ricoverato al San Marco con la necessità di un ausilio di ossigeno. È la conferma del fatto che, in circolazione, ci sono ancora ceppi aggressivi del virus, “come non se ne vedevano da tempo”. Un ricovero che se non fa ripiombare Catania nei giorni più duri dell’emergenza, sicuramente fa capire che “non è possibile abbassare la guardia”, per usare le parole di Liberti.

I dati

Un caso a San Cono, un dipendente comunale di Sant’Agata li Battiati ricoverato a Messina e 113 catanesi in isolamento domiciliare, al termine del quale saranno effettuati i tamponi. Poi c’è il cluster del quartiere Cibali, con un’intera famiglia in quarantena che mantiene una scarsa collaborazione con l’Asp. Elementi che impongono mantenere alta l’attenzione.


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