Lampedusa, Musumeci e Martello|convocati dal premier Conte - Live Sicilia

Lampedusa, Musumeci e Martello|convocati dal premier Conte

L'annuncio del sindaco e del governatore: "Accolto l'ennesimo invito".
LA PROTESTA
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LAMPEDUSA (AGRIGENTO)- Il presidente della Regione, Nello Musumeci, con il sindaco di Lampedusa, Totò Martello, saranno ricevuti a Roma dal premier Conte. Sul tavolo il dossier dei migranti. Ecco la cronaca dei nostri aggiornamenti.

PROTESTA A LAMPEDUSA

Una piccola protesta con una decina di persone è in corso sotto il municipio di Lampedusa per sollecitare lo sciopero generale minacciato dal sindaco Totò Martello, per richiamare l’attenzione del governo sulla gestione dei migranti. Di questo il sindaco sta discutendo con i rappresentanti di imprenditori e commercianti locali. Esposti alcuni striscioni con le scritte ‘Stop immigrati’, ‘Lampedusa hotspot chiuso’ e ‘Governo criminale’.

Tra i manifestanti anche Attilio Lucia, coordinatore della Lega sull’isola: “Se il sindaco non è davvero in grado di scioperare, si dimetta – spiega – Altrimenti oggi occupiamo il Comune. Vogliamo che venga sgomberato l’hotspot immediatamente”. Tra gli striscioni, anche riferimenti al primo cittadino e all’ex direttore del poliambulatorio dell’isola ed europarlamentare Pietro Bartolo: “Sindaco dimettiti” e “Pietro Bartolo ti sei venduto Lampedusa”.

“Lo sciopero si farà. La riunione sta per finire, ci stiamo per mettere d’accordo sulle modalità, su come deve essere lo sciopero e sulla piattaforma di richieste della protesta”. Così il sindaco di Lampedusa Totò Martello ai giornalisti in una pausa della riunione, in corso nel Comune con una rappresentanza di imprenditori locali e commercianti sulla protesta da organizzare sull’isola sulla gestione degli sbarchi. Alla domanda su quando verrà fatto lo sciopero, il sindaco si è limitato a ribadire: “Lo sciopero si farà”.

L’ANNUNCIO DEL SINDACO

 Il sindaco di Lampedusa e il presidente della Regione Siciliana sono stati convocati dal premier Giuseppe Conte a Roma mercoledì. A dirlo è il sindaco dell’isola Totò Martello, al termine dell’incontro con alcuni imprenditori, commercianti locali e cittadini, sullo sciopero generale minacciato ieri dal primo cittadino. “Lo sciopero è stato rinviato – ha aggiunto – in attesa delle risposte che arriveranno la Roma”. Martello ha proseguito: “Ci sono alcune cose che deve fare la Regione nei confronti del popolo di Lampedusa e altre che devono essere fatte da Roma. Appena ci saranno i provvedimenti fatti, Conte verrà anche a Lampedusa. Che il governo ci convochi, vista l’emergenza che c’è a Lampedusa, è un fatto concreto”. Poi alcune precisazioni sull’arrivo delle tre navi quarantena annunciate ieri dal Viminale:”Stanotte si chiude la gara per due navi private che saranno inviate a Lampedusa per essere costantemente in aiuto dell’isola. Una probabilmente riusciranno a riempirla con i migranti che ci sono ora nell’hotspot, attualmente 1160, l’altra sara’ lasciata qui nel caso arrivino altri migranti, dice Martello. “È stata adottata una procedura più veloce. Praticamente la gara verrà chiusa in 13 giorni”, ha aggiunto ringraziando perciò “tutti quelli che si sono attivati immediatamente, in particolare il Dipartimento”. E ha continuato: “I migranti che sono nel centro sono stati sottoposti ai tamponi, per ora non risultano positivi al coronavirus, e sono stati identificati. Poi si aspetta la nave per essere trasferiti altrove, forse gli faranno osservare lo stesso la quarantena sulla nave, per poter avere la massima certezza. Una seconda nave, ci è stato comunicato, stazionera’ qui per essere a disposizione immediatamente”.

PRESENTI I MINISTRI LAMORGESE E GUALTIERI

Martello prosegue: “Al telefono ho parlato direttamente con il presidente Conte, mi ha dato del tu, era la prima volta che ci sentivamo e mi ha detto che la riunione sarà con lui e con i ministri competenti rispetto non solo alla questione immigrazione, ma anche alle altre richieste fatte per l’isola. Quindi presumo che ci saranno anche i ministri Lamorgese e Gualtieri”. “Il presidente era informatissimo sulle cose che sono successe qui e sul lavoro fatto con il ministero dell’Interno. Mi ha detto: ‘Mercoledì ci vediamo. Vieni qua, parliamo, risolviamo il problema e poi verrò a Lampedusa’”

Se il problema dell’emergenza migranti non diventa un problema che riguarda tutto il governo, continuerà a essere sottovalutato – dice Totò Martello -. Il sindaco ha aggiunto di essere soddisfatto dell’invito a Palazzo Chigi: “Intanto si tratta di una forma di solidarietà, poi vedremo”, ha chiarito. E ha concluso: “Oggi non possiamo continuare a sbagliare giocando sulle tifoserie e usando solo slogan. Se questo governo vuole distinguersi per questo, deve affrontare il tema della gestione dell’immigrazione in modo concreto, non solo con soluzioni tampone”.

LA CONFERMA DI MUSUMECI

“L’emergenza migranti in Sicilia sarà al centro di un incontro fissato per mercoledì a Roma, a Palazzo Chigi, con il premier Conte. Me lo ha comunicato poco fa lo stesso presidente del Consiglio, chiamandomi al telefono. L’incontro sarà tecnico-operativo”. Lo dichiara il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci. “È stato quindi raccolto – prosegue il governatore – l’ennesimo invito che ho rivolto ieri al premier per un confronto. Al governo centrale porteremo le ragioni che hanno animato e continuano ad animare il nostro impegno, per dare finalmente una priorità a questa infinita emergenza sanitaria e umanitaria che si consuma in Sicilia, dopo un decennio di silenzi e omissioni di Roma e Bruxelles”.

Il presidente della Regione ha poi aggiunto con un post su Facebook: “Al presidente del Consiglio mercoledì darò un quadro molto chiaro. Al quale mi auguro, e sono certo, vorranno seguire decisioni forti: ‘stato di emergenza’ per Lampedusa, ponte- aereo e un vero controllo del Canale di Sicilia. E, soprattutto, no alle tendopoli ed a soluzioni similari. Rispetto della prevenzione sanitaria e del diritto alla salute di tutti. La Sicilia non può pagare da sola il prezzo dell’indifferenza dell’Europa. Basta”.

“Sull’isola situazione ancora drammatica”

A Lampedusa la situazione è ancora drammatica. Hotspot con oltre 800 persone e quasi 400 nella casa della fraternità. Una condizione di vera emergenza che, a denti stretti, finalmente riconosce anche il Viminale. A Pietraperzia ieri sono stati contagiati in 9 nel centro di accoglienza. Ed è in corso il trasferimento dei positivi da un altro centro di accoglienza in provincia di Siracusa. Il bollettino potrebbe ulteriormente continuare”.

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