Quella notte in discoteca "Gli sparo addosso a tutti"

Quella notte in discoteca|”Gli sparo addosso a tutti”

La rabbia di Antonio Falzone, il nipote del boss La Motta, dopo una notte in discoteca. L'indagato è destinatario di un mandato di arresto europeo.
LE INTERCETTAZIONI DEI CARABINIERI
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2 min di lettura

CATANIA – Non avrebbe lasciato nulla al caso il boss dei Santapaola di Riposto Benito La Motta. Nel 2017, quando attendeva la decisione su un suo possibile rientro in carcere, avrebbe deciso di organizzare il suo “gruppo” criminale scegliendo chi avrebbe retto le fila degli affari durante la sua forzata assenza.

Lo scettro del boss

Così avrebbe ceduto lo scettro al suo nipote acquisito Nino Falzone, destinatario di un arresto europeo. In una delle intercettazioni, il 37enne racconta a un sodale della decisione di Iddu, così è indicato lo zio boss, di diventare il ‘suo erede’ operativo e di diventare un po’ il suo occhio.

Falzone: dice, lui sì ma tu sempre gli devi dare l’occhio. Lui oltre di quello, dice, lui non deve andare di quello là, lui là si deve bloccare. Tutti gli altri, dice poi e…, veditela… infatti domani… con quello a quello. Mi ha lasciato a me in questi imbrogli

Bonaccorso: ma Nino, a chi glieli doveva lasciare?

Falzione è l’unico che manca all’appello tra gli indagati del blitz Iddu scattato lo scorso giovedì. Nel marzo del 2018, infatti, Falzone avrebbe lasciato la Sicilia “per paura di essere arrestato”, annotano i magistrati.

Buttato fuori dalla discoteca

Ha un carattere violento Nino Ballune. Intercettato dai carabinieri, il nipote di La Motta (figlio della cognata, ndr) manifesta tutta la sua rabbia e sete di sangue dopo che i buttafuori di una discoteca di Milazzo lo ha fatto allontanare visti i chiari segni di “ebbrezza” da alcol. Un affronto che Falzone avrebbe deciso di vendicare con il piombo. Infatti, in quel freddo inverno del 2018, l’indagato entra in auto e prende la pistola, ben nascosta. Deciso a tornare indietro, viene bloccato dalla compagna che si mette alla guida riuscendo ad “evitare un sicuro spargimento di sangue”.

“Gli sparo addosso…”

Le cimici immortalano il suo folle sproloquio:

Gli sparo addosso, gli sparo. A tutti quanti . Gira questo macchina, devi girare questa macchina. Ci buco… gli sparo addosso a tutti quanti. Devo prendere questi spacchio di telefoni, dove sono? Devono scendere tutti quanti, che domani ci sparo a tutti addosso.  A Riposto ci sono io, comando io. Devono “calare” tutti! Subito. Dove minchia sono i miei telefoni…

Nino è così ubriaco da minacciare anche la donna.

Falzone: Ascolta, o ti fermi o ti sparo in una gamba a te…
La donna: A me no!!!! Perché mi vuoi ammazzare..?
Falzone: Ti sparo, ah
La donna: noooo
Falzone: ohu, fermati. Ti sparo veramente, ti sparo nelle ginocchia, a me non mi devi sucare la minchia…

La Motta avrebbe scelto davvero ‘un signore’ (della mafia). Forse.

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