Il dibattito sul Centro, tra "vecchio" e "nuovo" - Live Sicilia

Il dibattito sul centro |L’Udc: “Nuova classe dirigente”

L'appello di Romano, i commenti di Terrana e Figuccia.

PALERMO – Prosegue il dibattito sulla riorganizzazione del centro dopo le elezioni amministrative siciliane che hanno sorriso ai moderati.

Saverio Romano

Romano a Saint Vincent

Nel weekend s è parlato di rinascita del centro a Saint Vincent, in occasione dell’evento promosso da Gianfranco Rotondi. “Serve una politica del fare, che abbia una visione comune di società e di sviluppo sostenibile. Il Centro sia il perno per chi ne condivide valori, buonsenso, equilibrio. Apriamo a chi vuole dare un contributo anche se proviene da esperienze politiche diverse, contro il disastro dei populismi e della faciloneria dei demagoghi. Viviamo una fase socio-economica cruciale per il futuro. Temi come l’Europa, l’infrastrutturazione, il sostegno alle fasce più deboli, la tutela dell’ambiente e del paesaggio devono unirci. Ora, subito. Ma, soprattutto restituiamo potere di scelta ai cittadini con la reintroduzione delle preferenze, contro le oligarchie che vogliono manipolare la democrazia”. Così Saverio Romano, leader di Cantiere Popolare, intervento oggi a Saint Vincent al convegno ‘Laudato sì: la politica cristiana dal bianco al verde’ organizzato da Gianfranco Rotondi.

Terrana: nuova classe dirigente

Il coordinatore politico dell’Udc Italia in Sicilia, Decio Terrana, commentando i risultati del partito centrista, osserva: “L’Udc Italia ha ottenuto buoni risultati ovunque in Sicilia – dice Terrana – Abbiamo dimostrato di essere presenti su tutto il territorio, raggiungendo soddisfacenti risultati ovunque, sia dove l’Udc non era ancora presente sul territorio prima di queste amministrative, sia dove si è consolidato e rafforzato superando anche il 10%. Tantissimi nuovi consiglieri comunali ed amministratori fanno adesso parte della nuova classe dirigente dell’Udc Italia in Sicilia e, soprattutto, in ogni Comune dove siamo presenti abbiamo adesso creato le basi per una crescita esponenziale del Partito nel prossimo futuro”.

Largo ai giovani

“Queste amministrative – prosegue Terrana – hanno dimostrato, ancora una volta, che i Siciliani sono Moderati e vogliono il Centro. I numeri disastrosi della Sinistra e dei Populisti devono far riflettere tutti; serve certo un Centro forte ed unito, ma che sia basato su grandi motivazioni politiche, sulle nostre tradizioni, sui valori moderati, che offra garanzie di stabilità Politica. Non deve però diventare un Centro di Potere, richiamando i soliti “vecchi” politici a tirare le fila. In questi due anni e mezzo abbiamo creato una nuova Classe Dirigente Politica nell’Udc Italia; tantissimi giovani si sono messi in gioco, hanno scommesso sulle proprie possibilità, si sono spesi per il bene del Partito e del proprio territorio. Ed è arrivato proprio il momento di affidare a questa nuova Classe Dirigente la guida delle nostre Istituzioni, senza tornare a vecchie passioni del passato ma guardando ad un futuro sempre più luminoso che metta al centro l’uomo ed i suoi bisogni, la famiglia, il lavoro, la ricerca scientifica e l’innovazione tecnologica, che garantisca un futuro ai nostri giovani limitando la fuga de nostri talenti, che garantisca fiscalità di vantaggio alle nostre aziende che non delocalizzano e che puntano alla trasformazione dei prodotti locali, che sviluppi strategie ottimali per valorizzare il Turismo ed il nostro territorio. Il Futuro è al Centro”.

Figuccia: no a facce del passato

E l’esponente dell’Udc Vincenzo Figuccia osserva: “Non serve mettere insieme partiti che tra loro non hanno nulla in comune e peggio ancora, non servono personaggi del passato che cercano momenti di gloria con un selfie mal riuscito ma al contrario coinvolgere la gente. L’Udc, quello nuovo,dinamico e moderno, forte del suo 8% che in Sicilia gli ha consentito di contribuire alla configurazione degli assetti regionali – conclude il deputato regionale – continuerà a mostrare passo deciso e autonomia rispetto a certi corteggiamenti non corrisposti”.

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