Il voto sulla piattaforma Rousseau a favore del governo Draghi non sopisce gli slanci dei dissidenti M5s. “Ne valeva la pena?”, ha commentato Di Battista dopo la lettura della lista dei ministri, e cresce la tensione in vista del voto sulla governance previsto per il 16 febbraio. Sarebbero decine i parlamentare pronti a non votare la fiducia a Draghi.
Scosso anche il centrodestra, che vede esclusa l’area ‘sovranista’ a favore dei moderati dopo lo strappo con Fratelli d’Italia. L’urgenza della gestione della pandemia e della crisi economica unisce i partiti di governo.
Salvini promette “gioco di squadra”, Berlusconi è tra i primi ad assicurare il sostegno, non senza qualche dubbio sui ministri. Zingaretti promette sostegno “con lealtà e convinzione” promettendo più donne tra i sottosegretari. Renzi entusiasta per “una squadra di alto livello”
Le idee si rispettano ma la sua coerenza era fare il Governo con i nuovi scilipoti e lady MASTELLA, mi spoiace ma è come gli altri, sotto certi aspetti meglio DI MAIO
Invece, la sua coerenza sono Brunetta, Gelmini, Carfagna e compagnia bella. Buona digestione!
Secondo me i 5 stelle attuali sono ben rappresentati da Luigi Di Maio, giovane solo esteriormente ma vecchio come politico per atteggiamenti e modi di fare che ricordano certi indimenticati esponenti della Democrazia Cristiana nella prima repubblica. Uno che sembra uscito da qualche scuola politica altamente specialistica o, se dovessimo parlare di fantascienza, da qualche laboratorio genetico come un androide costruito solo per fare politica. Tant’è vero che se ci fate caso è sempre lontano anni luce dagli altri 5 stelle, Di Battista su tutti, tranne poche volte come quando, con comportamento da umano e non da androide, si affacciò al balcone di palazzo Chigi dopo che fu approvato il reddito di cittadinanza per gridare alla piazza che era stata definitivamente sconfitta la povertà in Italia…..
la scelta di appoggiare il governo la condivido a nome di quelli che non hanno voce e che non scrivono sui giornali