Inchiesta sulla morte della docente: task force sui casi post vaccinali

Docente morta, inchiesta dei pm: task force sui casi post vaccinali

I pm aprono un fascicolo. La Regione crea un gruppo di lavoro scientifico per valutare i decessi "sospetti"

PALERMO – La Procura della Repubblica di Palermo ha aperto un’inchiesta sulla morte della professoressa Cinzia Pennino, deceduta sabato notte al Policlinico di Palermo dove era stata trasferita dopo un precedente ricovero all’ospedale Buccheri La Ferla.

L’inchiesta dovrà innanzitutto accertare le cause del decesso, se la paziente abbia o meno ricevuto le cure necessarie mentre l’eventuale correlazione fra il decesso e la somministrazione del vaccino dovrà essere accertato da un task force istituita dall’assessorato regionale alla Sanità. La professoressa del Don Bosco, infatti, dieci giorni fa aveva ricevuto la prima dose AstraZeneca.

Il procuratore aggiunto Ennio Petrigni e il sostituto Giorgia Spiri, come anticipato ieri, hanno aperto un fascicolo conoscitivo, ma al momento soltanto relativamente alle cure ricevute negli ospedali. Si valuta, ma come atto dovuto, l’ipotesi dell’omicidio colposo.

Ma sarà la task force, istituita con un decreto dell’assessore regionale Ruggero Razza il 19 marzo e presieduta da Cristoforo Pomara, ordinario di Medicina legale dell’Università di Catania, ad eseguire gli accertamenti diagnostici per verificare se ci sia un nesso di casualità fra la vaccinazione e il decesso.

Nesso che finora non è stato scientificamente accertato negli altri casi di decesso su cui varie procure siciliane hanno aperto delle inchieste. Il gruppo di lavoro, unico in Italia, si occupa in generale di studiare le morti causati dal Covid e i casi di decessi post vaccinali.

La paziente è giunta al Policlinico il 24 marzo in condizioni molto critiche. Dall’ospedale universitario hanno fatto sapere che aveva “una trombosi profonda estesa e una storia anamnestica nella quale è presente anche una somministrazione vaccinale”.

Le sue condizioni si sono aggravate. Aveva una “disfunzione multiorgano – recitava ancora la nota del Policlinico -, nonostante i trattamenti avanzati e le cure prestate dai sanitari la paziente è deceduta questa mattina”. Potrebbe un caso di coaugulazione intravascolare disseminata dovuta a un fattore genetico, ma sono gli accertamenti potranno dare certezze. Il caso è stato segnalato all’Aifa.

La professoressa era molto stimata. La sua scomparsa ha creato sgomento e dolore.


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