Green pass come il tatuaggio nazista: bufera su Tancredi

Green pass come il tatuaggio nazista: bufera su Tancredi

Il deputato regionale e un post pubblicato sul proprio profilo Facebook.

Green pass, obblighi e il tatuaggio dei campi di concentramento: bufera sul post del deputato regionale. Continua la “guerra” del green pass in Italia: sul proprio profilo Facebook il deputato regionale di Attiva Sicilia, ex M5S, Sergio Tancredi interviene con l’immagine del tatuaggio che segnava il braccio di chi veniva portato nei campi di concentramento e che lascia poco spazio all’immaginazione.

“A breve …. per chi non si allinea….. Magari pratica inserita in un DPCM !Sapevatelo….#malatemporacurrunt“. Scrive questo, Tancredi, con a corredo una foto del braccio tatuato (CLICCA QUI PER IL POST)

I commenti sono stati tantissimi e a chi gli dice che da chi ha un ruolo istituzionale questo posto è offensivo lo stesso deputato risponde: “Se le istituzioni prendono una deriva incomprensibile proprio chi è dentro deve provare a fermare le derive antidemocratiche. O è sbagliato anche questo….”. Qualcuno augura anche “buona vita” a Tancredi, che risponde “Solo perché rivendico libertà che stanno per essere calpestate?”.

Il deputato, comunque, si difende dicendo che la sua era una provocazione che “ha avuto successo…. spero che serva a svegliare dal torpore”. Tra i commenti c’è anche chi la pensa come il deputato, che non è d’accordo all’obbligo del green pass.

IN BASSO LA FOTO PUBBLICATA DA TANCREDI:


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