"Non siamo no vax, vaccinatevi per salvare i bambini"

“Non siamo no vax, vaccinatevi per salvare i bambini”

Parla la mamma della piccola positiva al Covid, morta all'Ospedale dei Bambini.

 PALERMO- L’appello arriva nel momento supremo di dolore: bisogna vaccinarsi anche per salvare i bambini. E viene lanciato dalla mamma della bimba di dieci anni positiva al Covid, morta all’Ospedale dei Bambini, in un colloquio con ‘Repubblica’.

“Basta strumentalizzazioni”

“Ha aspettato la fine della nostra quarantena per andarsene, ma non abbiamo nemmeno potuto accarezzarla – dice la mamma – basta strumentalizzazioni sulla morte di nostra figlia: non siamo no vax”. Sulla mancata vaccinazione dei componenti della famiglia la signora spiega che hanno “perso tempo” perché volevano “capire meglio, dopo le notizie contraddittorie su AstraZeneca. Ma ci stavamo organizzando per vaccinarci tutti. Le altre mie figlie più grandi, del resto, hanno sempre fatto i vaccini pediatrici consigliati. Lei non poteva a causa della sua patologia. Per un anno e mezzo siamo stati barricati a casa, per salvaguardarla”.

La vacanza e la positività

Poi c’è stata la vacanza in Spagna di una delle sorelle della bambina che è tornata positiva dal viaggio: “Le mie figlie – è ancora la ricostruzione – sono risultate tutte positive, io e mio marito siamo stati sempre negativi. L’11 luglio la saturazione di Ariele è crollata e abbiamo chiamato il 118. Ha resistito per sedici giorni, sedata e intubata. Ora ce l’hanno restituita dentro un sacco nero”.

“Vaccinatevi per salvare i bambini e i fragili”

L’appello: “Dovete vaccinarvi per salvare i bambini e le persone fragili come lei che non possono farlo. Chi non si vaccina per ideologia, abbia almeno la decenza di chiudersi a casa e non mettere a rischio gli altri. Aspettare mi è costato caro. Ho già chiamato il medico di base per prenotare la prima dose. Non voglio rischiare che le mie figlie rimangano orfane. Il presidente Musumeci mi ha definita no vax, aggiungendo dolore a dolore. Sarebbe stato bello – dice la mamma – che si fosse esposto allo stesso modo quando con altre mamme lottavamo per avere un reparto di Malattie metaboliche o quando abbiamo chiesto la possibilità per mia figlia e i bambini con diagnosi infausta di avere le cure compassionevoli con le cellule staminali”.

“Destabilizzata dal Covid”

“Sebbene la criticità della situazione era apparsa, da diversi giorni, in tutta la sua gravità, questa morte ci colpisce forse più delle altre. L’infezione da Sars Co2 nella variante Delta ha definitivamente destabilizzato il precario equilibrio organico di una paziente che da anni soffriva di una patologia rara e congenita – ha detto il dottore Salvatore Requirez, direttore sanitario del Civico e dell’Ospedale dei Bambini –. Medici, infermieri e operatori sanitari tutti si sono prodigati, in tutti questi anni, nell’assistenza alla piccola, sia a livello ambulatoriale che in reparto di ricovero, divenuta, nel tempo una persona di famiglia. Molti di loro, chiudendo per sempre la sua cartella clinica, il suo diario ambulatoriale, leggeranno quel nome con commozione. Non sarà facile dimenticarlo. Anche quando quelle carte passeranno in archivio. Perché è il simbolo agghiacciante dell’atrocità di una malattia che non ha pietà di colpire le persone più deboli e indifese”.


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