Il rogo della Plaia, reagire per ripartire: tutte le iniziative

Il rogo della Plaia, reagire per ripartire: tutte le iniziative

Partono le raccolte fondi per aiutare le realtà colpite negli incendi della scorsa settimana.

CATANIA – “Chi è ricco di amici è povero di guai”: sono le parole con cui è stata aperta la campagna di solidarietà per la Surfschool Catania, rasa al suolo dagli incendi che venerdì scorso hanno divorato la zona sud della città. Lo scopo è raccogliere fondi per permettere alla scuola di ripartire con i suoi progetti sportivi e sociali. Nel frattempo prosegue anche una raccolta fondi per lo stabilimento balneare Le Capannine.

Surfschool Catania

L’incendio che ha divorato l’Oasi del Simeto si è portato con sé non solo un importante polmone verde, diverse ville nella zona di Vaccarizzo e un intero stabilimento balneare come Le Capannine, ma anche diverse associazioni sportive che della vicinanza con il mare avevano fatto la loro ragion d’essere. Proprio alle Capannine aveva la sua base, tra le altre, la Surf School Catania, che da dieci anni insegna il surf con uno spazio fisso nello stabilimento andato distrutto.

Quando le fiamme hanno raggiunto lo stabilimento sono state perse attrezzature per migliaia di euro: decine di tavole da surf didattiche, mute invernali ed estive, abbigliamento e materiale tecnico e didattico. Ma a parte le attrezzature si sono perse o fermate tutte le attività della Surfschool, che oltre a formare decine di surfer del catanese aveva anche avviato, proprio quest’estate, il progetto “Surf per tutti”, in cui portava in acqua bambini con disturbi del neurosviluppo per insegnare a stare in equilibrio sulla tavola e creare momenti di emozione e divertimento.

L’iniziativa

Proprio per ripartire più in fretta possibile la comunità della Surf School ha lanciato una raccolta fondi, che si può raggiungere a questo link. La raccolta, organizzata da Ada Bonomo, si intitola “Ripartiamo insieme alla Surfschool Catania”, e in poche ore dalla sua partenza ha raggiunto un quarto del suo obiettivo, con la partecipazione di decine di persone.

Alla campagna, precisa l’organizzatrice, si può partecipare anche con il costo di un caffè o di una pizza. “Gli amici della Surfschool Catania – si legge nel testo di presentazione della raccolta fondi – hanno perso la loro sede ma anche la nostra casa, perchè tutti l’abbiamo sentita tale, hanno perso tutto ma non noi. Dimostriamogli che i loro anni di sacrifici non sono andati in fumo perchè oggi hanno la grande famiglia del mare”.


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