Contagi, no vax, Green pass: scoppia il caso Sicilia

Contagi, no vax, Green pass: scoppia il caso Sicilia

Perché la situazione sta precipitando velocemente.

Il problema è fino a un certo punto il colore giallo che sembra incombere sull’estate siciliana e che porterà comunque a delle restrizioni. Il problema è essenzialmente questo: ci sono persone che ancora, incredibilmente, non hanno capito la direzione di marcia di una pandemia. Così, non si vaccinano. Così, vanno a finire in terapia intensiva. Così, purtroppo muoiono. Ci sono quelli che non possono vaccinarsi e non hanno responsabilità. Ci sono i ‘buhvax’ che nutrono della perplessità. Ma poi ci sono i no vax, lo zoccolo duro, i rappresentanti di una subcultura antiscientifica e negazionista che fa del male a tutti.

I no vax e la zona gialla

“Rischiamo la zona gialla per colpa dei non vaccinati che hanno scelto di non proteggersi, pur potendolo fare – ha detto a LiveSicilia.it il professore Antonio Cascio -. Io spero che potremo ancora evitare le restrizioni che danneggeranno la nostra economia. Sono ottimista per natura, ma la situazione è quella che è”. Sappiamo che i ricoveri stanno aumentando a causa dei non vaccinati che affollano le corsie dei nostri ospedali. E’ un dato acquisito: chi non si protegge con la doppia dose ha un’accentuata possibilità di sviluppare il Covid in forma grave. Tra i malati ci sono, verosimilmente, diversi no vax. Non è necessario chiarire ciò che è già chiaro: il rapporto diretto tra i reparti occupati e la scelta di non ricevere la somministrazione. Con rischi gravissimi per la sostenibilità del nostro sistema sanitario e della nostra economia.

Il pasticcio del Green pass

E c’è la questione del Green pass che procede tra scossoni e retromarce. Ieri, come abbiamo raccontato, l’ordinanza delle polemiche del presidente Musumeci ha subito uno stop. E’ stato sospeso l’articolo che vietava l’accesso agli uffici pubblici per chi è sprovvisto del certificato. Una situazione che si è determinata per le difficoltà di applicazione, per l’intervento del garante, ma anche per i furibondi assalti politici, pure dall’area che sostiene il governatore. Un inciampo che somiglia a un pasticcio e che contribuisce a diffondere una percezione di incertezza. “Con provvedimento adottato d’ordine del presidente della Regione Siciliana dal Capo della Protezione civile regionale Salvo Cocina, preposto del Soggetto attuatore per l’emergenza Covid – si legge in una nota di Palazzo d’Orleans -, è stata disposta, in attesa delle risultanze della avviata interlocuzione con il Garante per la protezione dei Dati personali, la temporanea sospensione dell’articolo 5 della ordinanza 84 del 13 agosto”. 

“Prudenza anche dopo il vaccino”

Dice il dottore Massimo Farinella, esponente del Comitato tecnico scientifico siciliano, infettivologo e primario all’ospedale ‘Cervello’ di Palermo: “I vaccini sono la nostra salvezza e salvaguardano dai sintomi peggiori. Il mio reparto è pieno di persone non vaccinate. Qualcuno mi ha detto: ‘Sa, vivo in campagna, mi sentivo al sicuro…’. Comunque – avverte il dottore Farinella – un vaccinato, tecnicamente, potrebbe essere contagioso, pur non sviluppando la patologia. Ecco perché le norme di prudenza vanno seguite sempre e non sono mai state in discussione. Vanno seguite, ovviamente, da tutti”.

L’ultimo bollettino

I contagi, i ricoveri, i colori, i no vax, i pasticci sul Green pass. Sono tutte nuvole estive che lasciano presagire un orizzonte niente affatto luminoso. I dati dell’ultimo bollettino sono pessimi. Più di seimila siciliani sono già stati uccisi dal virus, dall’inizio della pandemia.


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