La morte di padre e figlia vaccinati e i contagi: nuove misure a Nicosia

Padre e figlia morti vaccinati, contagi: scattano nuove misure

Gioacchino e Annamaria Venuta e avevano ricevuto la prima dose di vaccino. All'Umberto I muore un pensionato
CORONAVIRUS
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NICOSIA (ENNA) – Nicosia piange le sue ultime due vittime, l’ottantaduenne Gioacchino Venuta e la figlia Annamaria, di 43 anni, che hanno perso la vita per Covid tre settimane dopo aver ricevuto la prima dose di vaccino, mentre a Enna c’è un’altra vita spezzata per le conseguenze del Coronavirus. Si tratta di un pensionato ottantunenne, che era ricoverato nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale Umberto I. Stamattina il suo cuore ha cessato di battere. Le rilevazioni di ieri segnalano un nuovo incremento di 63 positivi rispetto al giorno precedente nell’intera provincia di Enna: cifra complessiva che si mantiene alta per il dato epidemiologico di Barrafranca, il centro in cui più forte è, di gran lunga, la preoccupazione per i contagi. A Nicosia, invece, è stato il primo giorno di incremento zero nel computo tra nuovi casi e guariti.

Il sindaco di Nicosia: “Invito tutti alla prudenza”

In tutta la provincia il dato dei contagiati dal Covid 19 è quello di ieri, 730 persone. Nella città di Nicosia ieri si sono registrati tre nuovi positivi, ma al tempo stesso anche tre “negativizzazioni”. Si attende nel pomeriggio una nuova rilevazione. Secondo il sindaco, Luigi Bonelli, che di fronte alla tragedia ha emesso un’ordinanza contenente nuove misure per contrastare l’emergenza pandemica, adesso in fondo al tunnel sembra farsi strada una sottile luce. Nicosia è stata la prima città della provincia, all’inizio di luglio, a registrare la presenza della cosiddetta “variante Delta”. E il sindaco aveva vietato ogni manifestazioni pubblica, spettacoli, eventi, feste anche religiose (in luogo pubblico), revocando ogni autorizzazione già concessa fino al 31 agosto.

I divieti

Resta vietata la diffusione musicale fuori dai pubblici esercizi, sospeso il mercato settimanale, eccetto che per prodotti alimentari. C’è poi il divieto di assembramenti nei luoghi pubblici, anche in prossimità di bar e ristoranti, dove si potrà sostare solo nei limiti di disponibilità di posti a sedere e in piedi, in attesa di sedersi, indossando la mascherina. “Se la situazione rimanesse invariata e se non vi fossero nuovi contagi, a fine mese potremmo decidere di non rinnovare l’ordinanza – afferma Bonelli, rispondendo a una specifica domanda -. Per il momento però quello che ci preme è rinnovare l’invito ai nostri concittadini: indossate la mascherina, evitate gli assembramenti e attenetevi alle norme, rispettando l’ordinanza sindacale. Abbiamo deciso i provvedimenti perché abbiamo a cuore la salute dei nicosiani”.

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