KIEV (UCRAINA) – Ancora un’alba di paura a Kiev. Violente esplosioni – almeno tre – sono avvenute verso le 5 in una zona residenziale della capitale ucraina e sono state sentite in tutta la città. Ad essere colpito è stato un palazzo di dieci piani: molti gli appartamenti in fiamme. Poco prima le sirene erano tornate a suonare ed era scattato l’allarme anti aereo.
Missili sulla Capitale
Come riportato da alcuni testimoni, a seguito delle deflagrazioni – probabilmente provocate da missili da crociera – numerosi allarmi di edifici e auto hanno iniziato a suonare per le strade. Anche a Kharkiv sono state segnalate esplosioni in città. L’ennesima notte di bombardamenti apre il ventesimo giorno di guerra, nel quale i rappresentanti di Russia e Ucraina si incontreranno ancora (in videoconferenza) per cercare di trovare un accordo che metta fine al conflitto. I rappresentanti di Kiev continuano a rinnovare la richiesta di un immediato ‘cessate il fuoco’ e del ritiro delle truppe russe dal loro territorio.
Il ruolo della Cina
La Cina – attraverso il direttore della Commissione affari esteri del Partito comunista cinese Yang Jiechi – invita ancora alla “massima moderazione” nella gestione della crisi, sottolineando l’importanza di proteggere i civili e di prevenire una crisi umanitaria su larga scala. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, nel frattempo, ha presentato un disegno di legge per estendere la legge marziale nel Paese per altri 30 giorni (era stata introdotta in tutto il Paese lo scorso 24 febbraio) mentre il governo ha lanciato un sito – in collaborazione con le piattaforme di criptovaluta FTX ed Everstake – per raccogliere donazioni in bitcoin e altre valute virtuali a supporto dell’Ucraina contro l’invasione russa e incanalare le risorse alla banca centrale ucraina. “In 19 giorni l’esercito russo ha avuto più soldati morti che nelle due sanguinose guerre in Cecenia” ha detto Zelensky in un discorso diffuso online, prima di rivolgersi ai militari russi (parlando in russo): “Vi offro una scelta: a nome del popolo ucraino, vi diamo la possibilita’ di vivere. Se vi arrendete alle nostre forze militari, vi tratteremo come devono essere trattati gli esseri umani: con dignita’. Il modo in cui non siete stati trattati dal vostro esercito. E il modo in cui il vostro esercito non tratta la nostra gente. Scegliete”.
“Sono grato a quei russi – ha aggiunto – che non smettono di cercare di divulgare la verità, che stanno lottando contro la disinformazione e raccontano fatti reali ai loro amici e alle loro famiglie. Personalmente sono grato a quella donna che è andata nello studio di Channel One con un cartello contro la guerra”. Lei si chiama Maria Ovsiannikova ed è una dipendente dell’emittente. E’ stata arrestata, ma è ricomparsa con un video pre-registrato nel quale attacca ancora più duramente il regime spiegando che in Russia sono stati tutti “zombificati”.
DIRETTA
20.15 – Il Governo – a quanto si apprende – sta lavorando ad un decreto legge per stanziare nuovi fondi destinati all’accoglienza dei profughi ucraini, che aumentano di giorno in giorno. Le Regioni continuano a chiedere maggiori stanziamenti. Il provvedimento definirà la governance del sistema, che coinvolge anche il terzo settore e potrebbe prevedere incentivi per le famiglie che ospitano le persone in fuga dalla guerra. Lo scorso 28 febbraio il Consiglio dei ministri aveva deliberato una prima erogazione di 10 milioni di euro per gli interventi di accoglienza.
20.00 – “Ascoltatemi attentamente: sappiamo che volete vivere. Ascoltiamo le vostre conversazioni. Sappiamo cosa pensate di questa guerra senza senso. Vi offriamo una chance: vi diamo la possibilità di vivere. Se vi arrendete alle nostre forze militari, vi tratteremo come devono essere trattati gli esseri umani: con dignità. Nel modo in cui non siete stati trattati dal vostro esercito. E il modo in cui il vostro esercito non tratta la nostra gente. Scegliete”. Lo ha detto il presidente ucraino Volodomyr Zelensky in un video nel quale si rivolge agli ufficiali nemici parlando in russo. “In soli 19 giorni l’esercito russo ha avuto più soldati morti che nelle due sanguinose guerre in Cecenia”, ha aggiunto Zelensky
19.30 – E’ formalmente sospeso il protocollo firmato da Italia e Russia per la collaborazione tra le commissioni Esteri del Senato italiano e quella Affari internazionali del Parlamento russo, per effetto della guerra in Ucraina. La decisione è stata presa all’unanimità dalla commissione Esteri di Palazzo Madama. A dirlo all’ANSA è la vicepresidente della commissione stessa, Laura Garavini di Italia viva, aggiungendo che lo stop sarà comunicato in giornata con una lettera del presidente della commissione Esteri, Vito Petrocelli.
19.00 – Il ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu terrà domani colloqui a Mosca e giovedì in Ucraina, nell’ambito dei tentativi di mediazione di Ankara. Lo ha annunciato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, citato da Anadolu.
18.50 – Il presidente americano Joe Biden volerà in Europa per partecipare a vertici sull’Ucraina. Lo conferma della portavoce della Casa Bianca, Jen Psaki.
18.30 – “Ho convocato un vertice straordinario il 24 marzo al quartier generale della Nato. Affronteremo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, il nostro forte sostegno all’Ucraina e l’ulteriore rafforzamento della deterrenza e della difesa della Nato. In questo momento critico, il Nord America e l’Europa devono continuare a stare insieme”. Lo annuncia il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg con un tweet.
18.15 – La giornalista della televisione russa che era stata fermata per avere mostrato in diretta un cartello contro la guerra in Ucraina è stata condannata a pagare un multa ed è stata rilaciata. Lo fa sapere il tribunale.
17.50 – Durante l’evacuazione dei civili da Kharkiv non si sono fermate le bombe. Le esplosioni hanno creato paura tra i cittadini ucraini (CLICCA QUI PER IL VIDEO)
16.00 – “Oggi alla riunione dei ministri della salute dell’Unione Europea ha preso parte il ministro ucraino Viktor Liashko che ci ha aggiornato sul drammatico conflitto in corso e sulle sue conseguenze sul piano sanitario. Tutti i Paesi europei hanno dato disponibilità a rafforzare le forniture mediche e farmaceutiche e a farsi carico dell’assistenza sanitaria dei profughi. L’Italia ha già iniziato a spedire carichi di materiale e accogliere pazienti nei suoi ospedali. Non possiamo lasciare solo il popolo ucraino”. Lo scrive il ministro della salute Roberto Speranza in un post su Fb.
15.30 – Un cameramen di Fox News è stato ucciso in Ucraina. L’uomo si chiamava Pierre Zakrzewski, ha reso noto l’emittente americana, spiegando che Zakrzewski è morto ieri nello stesso incidente vicino Kiev che ha coinvolto il corrispondente Benjamin Hall, rimasto ferito. Zakrzewski, ha spiegato la Fox, aveva una lunga esperienza nei teatri di guerra. Il consigliere del ministro degli Interni ucraino Anton Gerashchenko ha detto che la vittima era irlandese.
14.45 – “L’Ucraina si rende conto che non è nella Nato. Abbiamo sentito per anni parlare di porte aperte, ma abbiamo anche sentito dire che non possiamo entrarci, e dobbiamo riconoscerlo”. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo discorso online alla Joint Expeditionary Force di Londra, citato dall’agenzia Unian.
12.36 – Di Maio: “Putin non vuole la pace”
12.19 – Le armi che gli alleati occidentali forniscono all’Ucraina “in una settimana ci durano per 20 ore”, per questo siamo costretti a “riutilizzare gli equipaggiamenti sottratti ai russi”. Lo ha denunciato il presidente Volodymyr Zelensky rivolgendo un ennesimo appello in particolare all’Europa, in video collegamento da Kiev con i leader dei Paesi nordici e baltici della Joint Expeditionary Force radunati oggi a Londra dal premier britannico Boris Johnson. “Aiutandoci, aiuterete voi stessi”, ha insistito Zelensky per poi aggiungere accorato: “Sapete di quali armamenti abbiamo bisogno, lo sanno tutti”.
12.15 – Il premier polacco Mateusz Morawiecki, il vice premier Jaroslaw Kazcynski e il premier sloveno Janez Jansa sarebbero in viaggio verso Kiev. La notizia è rimbalzata a Bruxelles attraverso canali diplomatici. I tre sarebbero su un treno partito questa mattina dalla Polonia e diretto verso la capitale ucraina. Il portavoce del Consiglio europeo Barend Leyts ha confermato che, in occasione del vertice di Versailles della scorsa settimana il premier polacco aveva informato dell’intenzione di recarsi a Kiev i presidenti del Consiglio Charles Michel e della Commissione Ursula von der Leyen. E che ieri sera la visita è stata confermata.
12.14 – Kiev imporra’ da questa sera un coprifuoco di 36 ore. Lo annuncia il sindaco della capitale ucraina.
11.54 -Ossigeno e insulina, forniture chirurgiche, anestetici e kit trasfusionali: sono questi i materiali e le attrezzature sanitarie che servono urgentemente in Ucraina per sostenere il sistema sanitario nazionale a fornire assistenza ai malati e ai feriti. Le scorte si stanno esaurendo, dichiara l’Oms, per questo l’organizzazione delle Nazioni Unite ha organizzato un nuovo invio di materiale sanitario in Ucraina con due ventilatori consegnati agli ospedali di Kiev e 14 tonnellate di kit traumatologici e medicinali essenziali per l’assistenza sanitaria di base consegnati a Leopoli. Gli articoli spediti includono anche generatori di ossigeno, generatori elettrici, defibrillatori, monitor, farmaci per anestesia, sali di reidratazione, garze e bende. “I prossimi giorni e settimane vedranno un flusso costante di forniture mediche, come parte degli sforzi per garantire l’accesso delle persone ai farmaci essenziali e alle cure mediche”, dichiara l’Oms che, insieme all’ Unicef e al Fondo delle Nazioni Unite per la popolazione (UNFPA), ha chiesto con forza la fine degli attacchi ai servizi sanitari ucraini ”una violazione del diritto internazionale umanitario e dei diritti umani”. Tra il 24 febbraio e l’11 marzo 2022, l’OMS ha registrato un totale di 31 attacchi a ospedali e servizi di assistenza sanitaria sul territorio, con 12 morti e 34 feriti, di cui 8 feriti e 2 morti tra gli operatori sanitari.
11.46 – Almeno 4 persone sono rimaste uccise durante i bombardamenti russi nella citta’ ucraina di Rubezhnoye, nella regione del Lugansk, che hanno colpito e distrutto un collegio per non vedenti, un ospedale cittadino, tre scuole e altre strutture militari. Lo riferisce il Kiev Indipendent citando Serhiy Haidai, capo dell’amministrazione militare regionale del Lugansk su Telegram.
11.30 – Bombe russe su un collegio per non vedenti e tre scuole nel Lugansk
11.15 – A Kiev scatta da questa sera un coprifuoco di 36 ore