Morti e scie di sangue sul lavoro: sit-in dinanzi la Prefettura

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La mobilitazione della Cisl siciliana, che sui social sarà caratterizzata dall’hashtag #presidiamolasicurezza.

CATANIA. È partita, stamattina, dal capoluogo etneo la campagna della Cisl contro gli incidenti mortali e gli infortuni sul luogo di lavoro, denominata “Presidiamo la sicurezza”, che si estenderà in tutte le province siciliane.
La terra dell’Etna è stata teatro, in questi giorni, di altrettante morti sul lavoro e la Cisl etnea ha manifestato, oggi, in via Etnea davanti alla sede della Prefettura. Maurizio Attanasio, segretario generale della Cisl catanese e la segretaria regionale Rosanna La Placa, insieme a una delegazione di lavoratrici e lavoratori, hanno consegnato una lettera alla Prefettura con le proposte del sindacato. 
“Il lavoro è strumento di realizzazione di diritti sociali – afferma Attanasio – e non può, assolutamente, essere elemento di morte. Il lavoro è il motore di rimozione delle disuguaglianze, ma la premessa a tutto ciò è la sicurezza sul lavoro e la certezza di rientrare a casa dopo averlo svolto. La sicurezza va veicolata e sostenuta tanto dalle imprese quanto dai lavoratori,  occorre  un patto di alleanza tra istituzioni, società civile, forze sociali ed economiche perché si tratta di una responsabilità che appartiene a tutti, i morti del lavoro sono i morti di tutta la società”. 

La mobilitazione della Cisl siciliana, che sui social sarà caratterizzata dall’hashtag #presidiamolasicurezza, punta a individuare strategie condivise per presidiare con carattere permanente la lotta agli infortuni, alle morti sul luogo di lavoro e alle malattie professionali che, in Sicilia, registrano una preoccupante crescita. Il rapporto annuale dell’Inail ha numeri in forte incremento su base regionale che da 9449 casi del mese di maggio 2021 passa, tragicamente, ai 15604 dello stesso mese di quest’anno. Nel territorio etneo la situazione si presenta molto grave e dai 2257 casi di incidenti sul lavoro nei mesi di gennaio e maggio del 2021 si passa ai 3506 casi, nello stesso periodo, nel 2022 dei quali 554 solo nel mese di maggio.
“La campagna #presidiamolasicurezza ha la funzione di richiamare tutti ad azioni responsabili – afferma La Placa – e una strategia di interventi coordinati tra le Istituzioni, parti sociali, associazioni datoriali e fra gli stessi lavoratori. Bisogna fare in modo che questa “tragica” tendenza possa essere invertita”.
Occorre fare di più per la tutela della salute e della sicurezza in tutti i luoghi di lavoro ribadisce la Cisl è stato ribadito oggi dinanzi la Prefettura.


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