Termini Imerese, non hanno fatto il colpo: "Salvati" dai telefonini

Non hanno fatto il colpo: “Salvati” dai telefonini

Tre imputati assolti a Termini Imerese

PALERMO – Non c’è prova che si trovassero nel luogo del furto al momento in cui veniva commesso.

Francesco Centineo, Marco La Vardera e Driss Mozdahir sono stati assolti dal giudice di Termini Imerese.

Nel 2013 i carabinieri arrestarono boss e gregari del mandamento mafioso di Bagheria. La Dda di Palermo individuò in Gino Di Salvo il nuovo capo.

Nel corso dell’indagine vennero fuori una serie di furti, slegati dalle vicende di Cosa Nostra. Tra cui quello commesso nel 2013 ai danni di un’impresa di Alia.

I banditi entrarono in un deposito di materiale edile e si portarono via alcuni attrezzi, due autocarri e cisterne di gasolio. Prima di fuggire misero fuori uso l’impianto di sorveglianza e cancellarono il video.
Ai tre imputati si arrivò ascoltando le intercettazioni del processo principale.

Gli avvocati Francesca Cellura, Giuseppe Farina e Gianluca Corsino hanno però fatto emergere che i cellulari degli imputati, il giorno del furto, non agganciavano la cella della zona dove fu commesso il colpo. Si trovavano da un’altra parte.


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