PALERMO – Un ordine di arresto raggiunge sette persone. Farebbero parte di un’associazione per delinquere specializzate nelle rapine alle banche. La base operativa era nel quartiere Brancaccio.
Le indagini della squadra mobile di Palermo sono partite dal colpo messo a segno il 4 aprile dell’anno scorso alla filiale Credem di Terrasini. Per quella rapina furono individuati Francesco Cardella (67 anni, la nuova ordinanza di custodia cautelare lo raggiunge mentre è già detenuto), Antonio Cirivilleri (63 anni, già detenuto), Vincenzo Marino (61 anni, già detenuto), Alessandro Santoro, detto Salvo (43 anni, già ai domiciliari).
A loro si aggiungono sono Natale Santoro (45 anni) e Carlo Foggia (43).
Il gruppo, radicato nel quartiere Brancaccio, avrebbe tentato assalti anche a Capaci, Favara, oltre che Milano, Bologna e Pistoia. Gli arrestati sarebbero responsabili di altre rapine messi a segno in passato e rimaste impunite.
La banda era diventata una sorta di agenzia di collocamento del crimine. Offriva “lavoro” ed era un punto di riferimento nel quartiere dove la mafia recluta le nuove leve fra i rapinatori.
Le intercettazioni hanno svelato i summit preparatori dei colpi, i sopralluoghi in trasferta, la disponibilità di mezzi e soldi. Gli arrestati programmavano di usare in futuro il denaro delle rapine per comprare droga da rivendere e immobili.