PALERMO – “Cascio dovrebbe deprimersi per la situazione in cui versa il suo partito, il Pdl. Non capisco la sua posizione”. Prosegue senza posa la campagna elettorale di Gianfranco Micciché, che non sembra scoraggiato dalle dichiarazioni rilasciate dal presidente dell’Ars Francesco Cascio, il quale ha duramente attaccato il leader di Grande Sud nel corso della presentazione della propria campagna elettorale. Cascio sostiene di essersi fortemente opposto alla candidatura di Micciché tra le file dell’alleanza di centrodestra, tanto da cadere in depressione alla notizia di un probabile sostegno da parte di Silvio Berlusconi e da paventare una discesa in campo contro l’ex alleato qualora questi fosse stato il prescelto dalla coalizione del Pdl.
Ben più accesa, invece, la reazione del candidato di Grande Sud alle polemiche dei giorni scorsi riguardo la sua esternazione contro la nomenclatura dell’aeroporto Falcone e Borsellino di Palermo. “Mi infastidisco – ha detto Micciché in un intervento a Radio Action – a sentire coloro che dicono che la mia proposta è sconcertante. È un segnale devastante. Queste dichiarazioni mi fanno vomitare. Nessuno si può permettere di mettere in dubbio la mia azione antimafia. A Falcone e Borsellino io intitolerei tutto, però non dare all’estero solo l’idea della Sicilia come terra di mafia sarebbe un fatto positivo. Continuiamo a fare credere che l’Isola sia terra di mafia e basta, non è facile attrarre investimenti. Il rischio delle infiltrazioni mafiose esiste, ma non è superiore a quello che c’è in Veneto, piuttosto che in Lombardia”.