Speranza per gli ex Pip: "La schiarita da Roma, ora le assunzioni"

Speranza per gli ex Pip: “La schiarita da Roma, ora le assunzioni”

Il commento della sindacalista Mimma Calabrò: "Non ci sono più ostacoli".

PALERMO“L’ultimo Consiglio dei ministri non ha impugnato le norme che riguardano gli ex Pip in Sicilia, come risulta dalla nota di ieri. A questo punto non ci sono più ostacoli per le assunzioni”.

Mimma Calabrò, sindacalista della Fist Cisl, sventola metaforicamente il documento, ovvero il ‘Comunicato stampa del Consiglio dei Ministri n. 49, datato 7 settembre 2023 e racconta di averne tratto ottimi auspici, peraltro da lei attesi. “Qualcuno temeva che, da Roma, potesse arrivare qualcosa di negativo, uno stop del percorso – continua -. Io sono stata sempre convinta che tutto sarebbe andato bene. Ora niente va contro la possibilità di firmare i contratti”.

Ma il sit-in, tra l’assessorato regionale al Lavoro di via Trinacria e l’ispettorato al Lavoro di viale Praga, cominciato giovedì, andrà avanti. “Adesso più che mai – dice Calabrò – la politica deve prendersi le sue responsabilità. Quali sono i passaggi? Intanto, una ricognizione nei dipartimenti per le ricollocazioni”.

La legge (non impugnata) a cui ci si riferisce è quella  ‘n. 8 del 11/07/2023, recante “Disposizioni finanziarie’, secondo quanto indicato dal Consiglio dei ministri, che contiene due articoli che riguardano gli ex Pip. Uno tratta della fuoriuscita dal bacino dell’emergenza, l’altro dell’assunzione delle prime 1.166 unità da parte della Sas, la Società consortile dei servizi ausiliari, partecipata della Regione.

Siamo davvero a una svolta, dopo vent’anni di limbo? Ricordiamo le tappe principali della vicenda. Erano più di tremila i collocati nel piano di inserimento professionale di ‘Emergenza Palermo’, un contenitore per il reinserimento sociale, sostenuto dai fondi regionali. Attraverso vari passaggi, la rosa si è ristretta 2.500 circa. “L’articolo 25 della legge regionale 6 del mese di agosto 2022 – ricordava Mimma Calabrò – prevede la stabilizzazione-ricollocazione. Ci sono dei ritardi e chiediamo di mandare avanti il percorso”.


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