CEFALÙ (PALERMO) – È stata colpita sotto la nuca da una lastra di lamiera zincata, ma fortunatamente la Tac ha escluso altre conseguenze. Se l’è cavata con un ematoma Benedetta Casullo di Agira, impegnata con i volontari nello spegnimento di un incendio a Cefalù. Benedetta è la presidente dell’Onvgi di Agira.
L’aiuto del collega
“Benny”, così la chiamano affettuosamente i suoi colleghi, nella chat ringrazia Dio ma anche il suo collega Santo Branciforte. “Il mio collega ha cercato di proteggermi come ha potuto, ma la lastra mi ha colpito lo stesso sotto la nuca”, racconta nella relazione di servizio. Una forte folata di vento avrebbe fatto alzare una copertura di un tetto in acciaio e la lastra li ha colpiti in pieno.
Il messaggio nella chat
“Sono appena uscita dall’ospedale, oggi resto in osservazione a distanza – scrive la giovane nella chat operativa del volontariato di Enna -. Ho un ematoma, ma non c’è nulla di grave nella TAC, grazie a Dio. E grazie a Santo che mi ha parato il colpo…”.
L’esplosione
L’intervento come detto è avvenuto a Cefalù. Pochi istanti prima avevano sentito un’esplosione: il fuoco aveva intaccato un magazzino in cui evidentemente era stipato materiale esplosivo. Forse fuochi d’artificio.
La squadra
La disavventura, si legge nella pagina Facebook del Dipartimento regionale di protezione civile, “non ha comunque fermato la squadra di volontari, composta anche da Krizia Longhitano e Filippo Ragusa”. Dopo aver accompagnato la collega in ospedale sono tornati in servizio. Al momento dell’incidente era presente anche un militare dell’esercito della base logistica di Cefalù, non in servizio, Giuseppe Sferruzza, accompagnatore perché conoscitore dei luoghi, impervi e difficilmente accessibili per chi non è del posto.