PALERMO – E’ scontro a Palazzo Comitini fra il presidente della Provincia Giovanni Avanti e il capogruppo del Pd Gaetano Lapunzina. Oggetto del contendere, stavolta, la data fissata dal governo regionale per le prossime elezioni provinciali.
“La scelta del Presidente Crocetta di andare al voto il 21 e 22 aprile – dice Avanti in qualità di presidente delle province siciliane – appare ingiustificata e discutibile. Come Unione delle Province regionali siciliane abbiamo lavorato da diversi mesi per un progetto di riforma che prevedeva la riduzione numerica degli organi istituzionali (consigli e giunte), con conseguente risparmio economico, ma che istituiva anche un nuovo soggetto di partecipazione territoriale come la Conferenza permanente dei sindaci. La nostra proposta prevedeva anche, in base al principio di sussidiarietà, una razionalizzazione e un riassetto di alcune competenze che oggi sono in capo alla Regione e che hanno solo prodotto ingestibili carrozzoni pubblici (Asi, Iacp, Consorzi di Bonifica e altri) con costi esorbitanti e gravi carenze nell’erogazione dei servizi. Così invece non cambierà nulla e francamente, dopo tanti annunci su riforme e tagli alla spesa pubblica, non è la risposta che le istituzioni e soprattutto i cittadini si aspettavano”.
Una posizione che ha suscitato la reazione di Lapunzina: “Se il Presidente Avanti teme il ‘vanificarsi dei tagli alla spesa pubblica’, cominci col desistere dal vergognoso tentativo di far risorgere due società partecipate che il Consiglio aveva dichiarato inutili già due anni or sono. Piuttosto che pretendere il riesame di quegli atti, allo scopo di mantenere qualche posto di sottogoverno, revochi immediatamente la delibera di Giunta con cui ha spostato al 31 marzo 2013 la conclusione della Provincia in festa 2012. Anche perché il momento delle feste è finito da tempo, mentre inizia quello dei bilanci, tutti in passivo per l’amministrazione Avanti”.