CATANIA – “Le investigazioni, documentando il riassetto dei ruoli apicali dell’organizzazione, hanno consentito di individuare i soggetti chiamati a ricoprire i ruoli di vertice, a partire dal nuovo reggente di cosa nostra catanese”.
Le misure
Il lancio del blitz – denominato Ombra – avvenuto all’all’alba ad opera della Polizia di Stato con il Servizio Centrale Operativo e la Squadra Mobile della Questura di Catania, spiega la portata delle emissioni di misure di custodia cautelare nei confronti di 25 soggetti: in buona parte finiti in carcere, la restante agli arresti domiciliari.
Sono tutti indagati a vario titolo e con differenti profili di responsabilità dei delitti di associazione di tipo mafioso, estorsioni, traffico e spaccio di sostanze stupefacenti, porto e detenzione illecita di armi da sparo, usura, nonché lesioni personali aggravate dall’uso di armi da sparo.
Santapaola-Ercolano
La misura cautelare compendia gli esiti di un’articolata indagine che ha interessato “sia la frangia degli Ercolano che dei Santapaola che storicamente compongono la famiglia catanese di cosa nostra, confermando come le stesse siano espressione di un unicum criminale”.
L’indagine
L’indagine è condotta su delega della Procura Distrettuale della Repubblica-Direzione Distrettuale Antimafia, sotto il coordinamento della Direzione Centrale Anticrimine della Polizia. L’ordinanza di applicazione di misura cautelare è stata emessa dal Gip del Tribunale di Catania.
Gli arrestati
In carcere: Giuseppe Amato (“Peppe a ponchia”), Angelo Arena, Salvatore Assinnata, Letterio “Ettore” Barresi, Francesco Cacia, Antonino “Ninu u firraru” Castorina, Mario Ercolano, Salvatore Ercolano, Carmelo Fazio, Salvatore Antonio Pietro Iudicello, Alfio Minnella, Salvatore Mirabella , Christian Paternò, Stefano Platania, Alessandro Rugeri, Francesco Russo, Carmelo Daniele Strano, Benedetto Zucchero.
Ai domiciliari: Concetto Salvatore Di Raimondo, Salvatore Ettore Pandetta, Valerio Emanuele Pelleriti, Diego Filippo Russo.