Fincantieri: nuovi investimenti | per rilanciare i cantieri navali - Live Sicilia

Fincantieri: nuovi investimenti | per rilanciare i cantieri navali

Fincantieri disponibile a cofinanziare con 35 milioni di euro un nuovo bacino da 100 mila tonnellate per rilanciare il sito di Palermo. Questo l'esito dell'incontro in Prefettura tra l'azienda, i sindacati di categoria, il sindaco e il sottosegretario allo Sviluppo economico, Simona Vicari. Soddisfatti i sindacati confederali.

Il 18 settembre un tavolo a Roma
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PALERMO – Fincantieri disponibile a cofinanziare con 35 milioni di euro un nuovo bacino da 100 mila tonnellate per rilanciare i cantieri navali di Palermo. Questo l’esito dell’incontro tra l’azienda, i sindacati di categoria e il sottosegretario allo Sviluppo economico, Simona Vicari al tavolo convocato in Prefettura a Palermo. Le parti si sono aggiornate al prossimo 18 settembre a Roma.

“Oggi abbiamo preso atto che da parte di tutti c’è la disponibilità al rilancio del Cantiere Navale di Palermo anche attraverso un project financing che coinvolga in prima persona Fincantieri, disponibile a partecipare economicamente. E’ la prima volta che grazie all’insistenza del sindacato si organizza un incontro con tutte le parti ed è importante che abbia partecipato anche il sottosegretario Vicari. A questo punto, al tavolo del 18 settembre a Roma, non potranno esserci più alibi: adesso potranno essere sottoscritti impegni chiari, con date e tempi precisi, per ridare una prospettiva concreta al cantiere palermitano – ha detto il segretario della Cgil di Palermo Maurizio Calà che valuta positivamente il vertice di oggi -.

Un incontro che i sindacati avevano sollecitato in una lettera   per chiarire  la situazione del Cantiere navale rispetto ai progetti futuri annunciati nell’incontro romano del 29 luglio scorso –  e prima della nuova riunione convocata a Roma per il 18 settembre – che riguardano la mission produttiva, le infrastrutture, i carichi di lavoro e l’apertura ai  nuovi investimenti nel settore dell’offshore per le piattaforme petrolifere. La Cgil di Palermo ha avanzato le sue richieste. “Abbiamo ribadito l’esigenza di allargare le missioni produttive. Oltre alle trasformazioni chiediamo mission dedicate per il sito di Palermo come le costruzioni e l’offshore”,  ha aggiunto Calà.

Per quanto riguarda le infrastrutture, la Cgil ha chiesto alle istituzioni e a Fincantieri di stabilire quali bacini di galleggiamento tra quelli in dotazione al Cantiere sono utili e quali no. “Il bacino da 50 mila tonnellate stava affondando ed è in manutenzione. Le gare in corso per i due bacini  non sono andate avanti.  E ci sono il lavori al  bacino da 150 mila tonnellate fermi dall’82 malgrado i finanziamenti già stanziati. Adesso Fincantieri si è detta disponibile e a cofinanziare un nuovo bacino da 100 mila tonnellate per portare a Palermo le piattaforme petrolifere. Vogliamo sapere a questo punto quali bacini servono e quali opere di manutenzione sono necessarie per utilizzarli”. La Cgil ha chiesto alle istituzioni una valutazione sui carichi di lavoro, necessari per tamponare lo stato di grave di crisi. “Il presidente dell’’Autorità portuale Bevilacqua e l’assessore alle Attività produttive Vancheri si sono detti disponibili ad aprire una discussione che punti sulla navalmeccanica come  dimensione strategica per lo sviluppo della Sicilia. E al Comune – conclude Calà – abbiamo chiesto un impegno preciso  per far sì che accanto al Cantiere non sorgano strutture alberghiere. Al sindaco, che ha chiarito che nessun albergo  sorgerà nelle vicinanze del cantiere,  chiediamo il ritiro della delibera approvata in consiglio comunale”.

“Nel corso del tavolo che si terrà il 18 al Ministero dello Sviluppo Economico, speriamo di ottenere risposte positive dalle istituzioni – hanno commentato il segretario generale della Cisl di Palermo Mimmo Milazzo e il leader della Fim-Cisl Totò Picciurro -. E’ necessario l’impegno di tutti per rilanciare il sito, garantire l’arrivo di commesse e con queste anche la tutela dei livelli occupazionali. Bisogna individuare insieme lo strumento amministrativo che possa condurre al reperimento delle risorse necessarie per l’infrastruttura. Auspichiamo, inoltre, – aggiungono Milazzo e Picciurro – una interlocuzione della Regione siciliana con l’Eni, affinché sulle commesse riguardanti il settore off shore, si possa tener conto dello stabilimento di Palermo”.

“Il Governo Crocetta crei le condizioni per reperire subito i fondi necessari a garantire un futuro ai circa 470 lavoratori della Fincantieri e di tutto l’Indotto, già in cassa integrazione. Alcuni addirittura per strada. Servono risorse per rilanciare nuovi progetti e garantire occupazione”. Questo il pensiero di Vincenzo Comella, segretario della Uilm Sicilia, a seguito dell’incontro in Prefettura. E aggiunge: “Siamo favorevoli al nuovo piano, presentato lo scorso 28 luglio e riconfermato oggi della Fincantieri, che intende investire in nuovi progetti come l’offshore ma restiamo ancorati sempre al ruolo tradizionale dell’azienda che si occupa di costruzione, riparazione e trasformazione delle navi. Il prossimo 18 settembre è previsto un nuovo incontro a Roma. Chiediamo, quindi, che il presidente Crocetta si muova in tempo per cofinanziare il piano e dare speranza a questi lavoratori”.


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