Via Castellana Bandiera risponde alla Dante: | "Cara Emma, meritavamo più rispetto" - Live Sicilia

Via Castellana Bandiera risponde alla Dante: | “Cara Emma, meritavamo più rispetto”

Via Castellana Bandiera

Viaggio nella strada alla periferia del capoluogo, resa famosa dalla pellicola della regista palermitana che ha debuttato alla Mostra del cinema di Venezia. Gli abitanti che per tre mesi hanno assistito alle riprese: "Ci siamo messi a sua totale disposizione, ci aspettavamo almeno un invito per la prima del film".

PALERMO – “Cara Emma, meritavamo più rispetto”. A parlare, questa volta, sono i residenti di via Castellana Bandiera, la stradina ai piedi di Monte Pellegrino in cui è stato girato l’omonimo film di Emma Dante, e che rispondono per le rime alla provocazione della regista: “Palermo dovrà anche essere all’altezza di avermi”, aveva detto pochi giorni fa la Dante.

Tre mesi di riprese a cui gli abitanti della viuzza hanno preso parte in qualità di attori secondari o semplici comparse e che oggi si dichiarano delusi e amareggiati dal comportamento “poco rispettoso” della regista. “Ci siamo messi a sua totale disposizione, senza il nostro appoggio avrebbe potuto fare poco e niente”, tuonano alcuni residenti di via Castellana Bandiera. E c’è chi rincara la dose: “Le abbiamo fornito il terreno, i materiali adeguati, le auto. Abbiamo dimostrato piena generosità e gentilezza che, però, non è stata ricambiata. Ci aspettavamo quantomeno un invito per la prima del film. E allora signora Dante ci lasci dire che Palermo merita questo ed altro, anche personaggi molto più imporanti di lei”. Una mancanza di rispetto, dunque, quella lamentata da diversi abitanti della stradina palermitana.

Tra le strade del rione, che incrociano via Castellana Bandiera, non si parla d’altro. Gli abitanti, che hanno vissuto in prima persona tempi e modalità di ripresa, sembrano però dividersi quando si entra nel merito del film e dell’immagine ‘litigiosa’ che la pellicola dà di Palermo e dei palermitani. Da un lato c’è chi difende l’opera della regista definendo “pura realtà e ordinaria routine” la disputa tra automobiliste da cui prende le mosse la pellicola. “La strada, come può bene vedere, è strettissima e situazioni del genere si verificano di giorno in giorno – spiega un residente -. I litigi e le scaramucce sono frequenti e il palermitano, si sa, vuole la ragione dalla sua parte”. Dall’altra parte invece c’è chi si scaglia contro la trama ritenedola “eccessivamente romanzata e fuorviante”.
“Palermo e i palermitani non sono ciò che ha fatto vedere lei in questo film – sostiene un uomo appena uscito dal portone di casa -. E’ presente molta fantasia, molto colore e inventiva, sia nel romanzo che nella trasposizione cinematografica”.


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