ROMA – Arriva il piano Renzi per il taglio delle tasse. Obiettivo i redditi piu’ bassi, quelli fino a 15mila euro, che potrebbero arrivare a intascare 80 euro in piu’ al mese in busta paga. Oggi però il Consiglio dei ministri, convocato per le 16, non varerà un provvedimento – secondo quanto viene riferito da fonti ministeriali – ma solo le linee guida. A far rallentare il governo – viene riferito da fonti parlamentari – il nodo delle coperture, anche se da Palazzo Chigi viene spiegato come si tratti di un rinvio dovuto solo a questioni tecniche. E in serata sempre da Palazzo Chigi si precisa che coperture per le misure che verranno approvare in Cdm, e annunciate oggi, ci sono, sono solide e sono circa il doppio di quelle che verranno utilizzate.
Come ha evidenziato anche l’Europa, l’esecutivo ha necessita’ di trovare risorse strutturali e non una tantum: in dubbio quindi – si spiega – la possibilita’ di utilizzare le entrate derivanti dai minori interessi sul debito che insieme alla spending review, avrebbero dovuto costituire l’ossatura del finanziamento. “Il lavoro di queste ore – twitta a sera Renzi – procede molto bene. Domani alle 17 conferenza stampa con i provvedimenti”. E “per la prima volta – dice – sara’ messa nelle tasche degli italiani una significativa quantita’ di denaro”. Con buona pace non solo della leader Cgil Susanna Camusso ma anche del numero uno degli industriali Giorgio Squinzi: “Ce ne faremo una ragione”, chiosa il presidente del Consiglio, riferendosi ai veti incrociati. ”Lui se ne fara’ una ragione – replica poco dopo il numero uno di Viale Astronomia – noi pero’ abbiamo una ragione sola: il bene del nostro Paese”.
Le pressioni per cambiamenti in corsa sono insistenti, con Confindustria che chiede apertamente interventi a favore delle imprese. Se il tanto agognato taglio dell’Irap non sembra pero’ aver trovato posto, il governo – spiegano fonti vicine al dossier – e’ impegnato a mettere in campo un corposo pacchetto di misure in aiuto del mondo degli imprenditori. Oggi sul tavolo del Cdm – fa sapere il viceministro all’Economia Enrico Morando – arriveranno lo sblocco dei pagamenti della P.a, provvedimento che non solo sana la situazione pregressa ma mette in campo un meccanismo per evitare che lo scenario si ripeta, e il decreto legge casa da 1,6 miliardi.
Inoltre, sempre oggi, il governo dovrebbe approvare anche il Jobs act, che fra le altre misure dovrebbe prevedere sgravi per chi assume, a vantaggio appunto delle imprese.
E resta alta la tensione tra il presidente del Consiglio, Matteo Renzi e le parti sociali in attesa di vedere quali saranno gli annunci del Governo su fisco e lavoro. Il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi è tornato a chiedere interventi per la riduzione della parte di cuneo fiscale pagato dalle aziende perché questo sarebbe più utile alla crescita rispetto a ”qualche euro in più” nelle tasche dei lavoratori. E rispetto alle dichiarazioni del premier (abbiamo contro le parti sociali? ce ne faremo una ragione) ha ribadito che la ”ragione sola” delle imprese ”è il bene del Paese”.
(ansa)