PALERMO – “Alfano, per i suoi rapporti d’amicizia col Kazakistan, ministro degli Esteri. La Madia, autrice di una riforma bocciata dalla Consulta, confermata ministro. La Boschi, coautrice di una riforma bocciata dagli italiani, sottosegretario alla presidenza del Consiglio”. Lo dice Gianfranco Miccichè commissario di Forza Italia in Sicilia. “Un governo brutto quanto la cravatta viola di Gentiloni. La sfiducia degli italiani nella politica non può così che aumentare”, conclude.
Sulla stessa lunghezza d’onda Vincenzo Figuccia, vicepresidente del gruppo di Fi all’Ars: “Matteo Renzi, uscito solo pochi giorni fa dalla porta di Palazzo Chigi, fa rientrare a tempo di record il suo governo dalla finestra, prendendosi il ‘merito’ della coerenza e tutto il tempo che gli serve per prepararsi alla campagna elettorale – afferma in una nota -. Un piano perfetto, se non fosse che gli italiani, che proprio stupidi non sono, hanno subito annusato il bluff alla fiorentina e non possono che sentirsi presi in giro. E il cambiamento sonoramente richiesto dagli elettori con il referendum? Nascosto dal capo-scout Renzi come un elefante sotto il tappeto – prosegue Figuccia –. L’esecutivo Gentiloni si ripropone come la solita zuppa indigesta, una compagine totalmente staccata dalla realtà, dalle esigenze del Paese, con un Angelino Alfano che ha ormai fatto del bostik e della poltrona a tempo indeterminato la propria filosofia di vita. Tutto questo non ci piace affatto. Mandiamo a casa quanto prima un governo che non rappresenta nessuno”.
Il presidente della Regione Siciliana, Rosario Crocetta, invece, saluta positivamente la scelta del presidente del Consiglio Gentiloni, di creare un ministero per il sud e la coesione territoriale, affidandolo a De Vincenti “con cui – dice Crocetta – abbiamo lavorato in questi mesi per la sottoscrizione del ‘Patto per la Sicilia’, insieme a Renzi e a Lotti”. “Con la istituzione di questo ministero e con la nomina di De Vincenti – sostiene Crocetta – il Patto per il Sud sarà più veloce. De Vincenti conosce infatti tutte le problematiche della Sicilia, gli oltre mille cantieri che vogliamo realizzare, per i quali sono già partite le procedure per i primi 19 progetti di riqualificazione urbana e altri progetti partiranno questa settimana. Disoccupati, poveri, giovani, piccole e medie imprese sono le priorità. Con i cantieri, oltre a innalzare il Pil, potranno trovare occupazione decine di migliaia di disoccupati. Chiederò presto un incontro al nuovo Ministro, – conclude Crocetta – per accelerare la fase operativa”.