PALERMO – Dallo scandalo giudiziario per la gestione del reparto di Chirurgia plastica dell’ospedale Villa Sofia di Palermo alla candidatura alle ‘Regionarie’ del Movimento cinque stelle. L’ex manager della sanità, Giacomo Sampieri, sotto processo insieme con l’ex primario Matteo Tutino, tenta la strada ‘grillina’ della politica e punta alle Regionali del 5 novembre ma dopo aver letto il suo nome su Livesicilia commenta in calce all’articolo: “Non volevo alcuna gratuita pubblicità da Livesicilia Il mio impegno non può essere oggetto di strumentalizzazione e danno al M5S Prego ogni attivista di non considerare più la mia candidatura che era nata come singolo elemento di un progetto vero di rinnovamento della società. Fa più notizia un nome … che non le idee e la forza che stanno dietro a milioni di “uno” pronti a lottare per il cambiamento”.
C’era Sampieri alla guida di Villa Sofia quando i pm di Palermo accusarono Tutino di utilizzare la struttura pubblica per eseguire operazioni di chirurgia plastica spacciandoli, così sostiene l’accusa, per interventi funzionali. La gestione dell’allora commissario di Villa Sofia fu anche al centro di polemiche politiche in commissione Sanità all’Ars: in quella sede l’allora assessore Lucia Borsellino non escluse l’ipotesi di revocare l’incarico del manager. Sampieri, però, decise di dimettersi prima dell’intervento del governo regionale. Il nome del manager, accusato di concorso in peculato per omesso controllo e abuso d’ufficio, figura tra i 223 candidati per la provincia di Palermo con tanto di curriculum e descrizione professionale.
In provincia di Palermo, oltre ai deputati uscenti Giampiero Trizzino e Salvatore Siragusa. In corsa anche il regista Luciano Accomando e Alì Listì Maman, il candidato originario del Niger che aveva lasciato anzitempo la lista per Sala delle Lapidi per divergenze di vedute sul tema della gestione dell’emergenza immigrazione. Per quella scelta Listì Maman aveva subito degli insulti razzisti sui social. Nella lista di palermo anche Giovanni Callea, che è stato tra gli ideatori del ‘Kals’Art’ e ha fatto parte del’organizzazione del Festino di Santa Rosalia. Confermata le candidature di Rossella Vilardi, già collaboratrice della deputata Giulia Di Vita, sospesa dal movimento dopo la vicenda firme false, anticipata da Livesicilia. Prova a centrare un posto all’Ars anche Luigi Sunseri, collaboratore dell’eurodeputato M5s Ignazio Corrao. A Trapani, dove sono in pista gli uscenti Valentina Palmeri e Sergio Tancredi, viene confermata anche la candidatura di Monica Modica, nuora dell’antropologo Nino Buttitta. In campo anche Maurizio Oddo, sconfitto alle Amministrative di Erice, dove era candidato sindaco, e Giuseppe Mazzonello, collaboratore del senatore Vincenzo Maurizio Santangelo.
In tutta la Sicilia sono 657 gli aspiranti deputati, suddivisi in nove province. Le votazioni si sono aperte alle 10 di questa mattina: ogni iscritto al blog di Beppe Grillo ha a disposizione due voti e può esprimere le proprie preferenze soltanto per i candidati della sua provincia di residenza. Le ‘Regionarie’ si svolgono sulla piattaforma Rousseau, che consentirà il voto fino alle 19. Attivisti e simpatizzanti saranno chiamati a votare anche in un secondo momento, quando bisognerà eleggere il candidato alla presidenza della Regione. Il verdetto verrà ufficializzato il 9 luglio, alle 19.30, al Castello a mare di Palermo. Quel giorno arriveranno in Sicilia Beppe Grillo, Davide Casaleggio, Luigi Di Maio diversi parlamentari nazionali.
Tutti i candidati alle ‘regionarie’ devono rispettare i requisiti classici richiesti dal M5s: nessun indagato o condannato nelle liste e divieto anche per chi, negli ultimi otto anni, ha avuto esperienze di candidature in altri partiti. Condizione primaria per l’accettazione della candidatura anche l’assenza di provvedimenti disciplinari in corso o emanati negli ultimi sei mesi da parte dei vertici del movimento. Una postilla aggiuntiva rispetto alle scorse elezioni che potrebbe mettere fuori gioco diversi dissidenti destinatari nelle scorse settimane di provvedimenti.
In corsa risultava anche l’avvocato Valerio D’Antoni, uno dei più stretti collaboratori dell’ex candidato sindaco Ugo Forello, con cui ha condiviso l’esperienza in Addiopizzo. Si tratta di un disguido tecnico Il legale, infatti, precisa: “Risulto erroneamente tra i candidati del Movimento 5 Stelle per le elezioni regionali in Sicilia. Non ho mai maturato la decisione di candidarmi e ho rappresentato questa mia posizione in tutte le sedi opportune. Proseguo, insieme ai tanti attivisti palermitani, il percorso di azione sul territorio a tutela dei beni comuni e degli interessi dei cittadini”.