PALERMO – I fratelli Salvatore (U papparieddu) e Massimo Mulè (u topo), il primo in carcere il secondo fermato ieri erano ancora ”operativi” con ruoli di gestione delle cose di mafia nel mercato Ballarò per il rispetto dei mafiosi nei confronti del loro padre, Francesco, mafioso all’ergastolo. E’ scritto nell’ordinanza del fermo di 49 mafiosi nell’inchiesta denominata Cupola 2.0 che ha portato alla decapitazione della nuova cupola mafiosa palermitana e ha fatto scoprire il nuovo boss dei boss Settimo Mineo. Rubens D’Agostino, uno dei fermati, definisce nelle intercettazioni i due fratelli Mulè ”per la pressa” cioè incapaci. (ANSA).
Le intercettazioni svelano un retroscena su Salvatore e Massimo Mulè, attivi nel quartiere Ballarò
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