"Speculazione edilizia a Mascalucia" |Denuncia di Confedercontribuenti - Live Sicilia

“Speculazione edilizia a Mascalucia” |Denuncia di Confedercontribuenti

La zona della pineta (foto inviata da Confedercontribuenti)

La vicenda riguarda la realizzazione di un casermone in un terreno - secondo l'associazione - destinato ad edifici pubblici. La replica dell'amministrazione: "Ricostruzione falsata, stiamo valutando un'azione legale".

lettera in redazione
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MASCALUCIA – Il Sindaco di Mascalucia lascia sottrarre alla speculazione una zona riservata ad edifici pubblici per permettere alla ditta Nicola Spuria la costruzione privata di un casermone che comprende l’appartamento per la sua famiglia, tre alloggi per gli ospiti ed una Chiesa evangelica.

La denuncia è della Conferdecontribuenti di Mascalucia, che ha inviato una lettera in redazione.  Per raggiungere questo obbiettivo gli uffici comunali, pur essendo a conoscenza da due anni dei lavori della ditta Spuria, hanno ignorato lo sbancamento del territorio in via delle Zinnie, l’estirpazione di un boschetto, la costruzione di un muraglione in cemento armato lungo 72 metri, alto oltre 2 metri, distante 1,5 metri dalla recinzione delle altre proprietà.

Definiscono ”muro di recinzione” la costruzione abusiva di questo muro di contenimento per nascondere che questa costruzione e tutte le modifiche apportate al territorio sono state eseguite, con la copertura di un cartello del comune di Mascalucia che vantava un inesistente permesso (n. 20.631) di costruire una Chiesa evangelica.

Sindaco e ditta Spuria vorrebbero legittimare tutti i lavori abusivi eseguiti e la costruzione di un casermone privato, su un terreno vincolato dal P.R.G. per edifici pubblici, facendo approvare al Consiglio comunale una Convenzione che riduce la prospettiva di servizi pubblici per gli abitanti di Masssannunziata e permette alla ditta Spuria di costruire senza i parcheggi e il verde, come sono previsti per chi costruisce nella zona.

LA REPLICA DELL’AMMINISTRAZIONE – Le arbitrarie asserzioni contenute nel comunito stampa non rispondono al vero. I fatti relativi alla vicenda in questione sono quelli di seguito esposti, ampiamente documentabili.

Nel luglio 2012 la ditta proprietaria del terreno in via delle Zinnie ha presentato agli uffici del Comune di Mascalucia una comunicazione per la sistemazione del terreno. Tale sistemazione, come si può leggere nella suddetta comunicazione, doveva essere eseguita “senza apportare modifiche sostanziali al terreno in oggetto e nel rispetto delle norme di sicurezza”. Successivamente, nel dicembre del 2012 la stessa ditta ha inoltrato al Comune una richiesta di autorizzazione per la realizzazione di un muro di contenimento e di confine, ma su tale richiesta il Comune non ha mai rilasciato alcuna autorizzazione, anche perchè la richiesta era carente del necessario nulla osta da parte della Soprintendenza. Infine nel gennaio del 2013 il proprietario del terreno ha richiesto una concessione edilizia per la realizzazione di un edificio di culto, che prevede anche due case famiglia ed un alloggio per il reverendo. Tale richiesta non riguarda dunque un edificio di edilizia privata, come maliziosamente si vuole fare intendere, ma un’attrezzatura comune assolutamente compatibile con la destinazione urbanistica di piano, che prevede per quell’area una zona F, appunto di attrezzature. Ad ogni modo, ad oggi, nessuna concessione è stata rilasciata in merito a tale edificio di culto, in quanto la pratica relativa è stata trasmessa dagli uffici al Consiglio Comunale per la valutazione ed eventuale approvazione. Quindi si tratta di tre pratiche diverse, la prima è una semplice comunicazione, la seconda è una richiesta di autorizzazione (non ancora rilasciata) e la terza è una richiesta di concessione (non ancora rilasciata).

A settembre del 2014 è pervenuto al Comune un verbale di accertamento dei luoghi effettuato dalla Polizia Municipale, che rilevava la realizzazione di un muro di recinzione lungo il confine nord del lotto e le opere di ripianamento dell’area. L’ufficio, prendendo atto che si tratta di opere soggette ad autorizzazione, per come prescritto dal regolamento edilizio comunale, ha emesso un’ordinanza di sanzione amministrativa, con l’obbligo di regolarizzare il tutto in base alla vigente normativa urbanistica.

Dai fatti esposti risulta chiaro come la ricostruzione riportata da Confedercontribuenti di Mascalucia non risponda a verità e sia lesiva in modo grave dell’immagine del Sindaco, che ha già dimostrato più volte col suo operato e con quello del consiglio comunale (a cui compete la disciplina delle scelte di pianificazione) di combattere la speculazione edilizia, anche attraverso atti deliberativi a tutela del territorio stesso. Pertanto non ritenendo accettabile che venga fatta una ricostruzione così falsata della realtà delle cose, il Sindaco ha già dato incarico ai legali di fiducia per esaminare se sussistano gli elementi per esporre denunzia penale.


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