Un’organizzazione di trafficanti di droga, che operava tra Gela e le province di Catania, Palermo, Mantova, Milano, Brescia e Frosinone, è stata sgominata dalla Guardia di Finanza, che ha eseguito 36 ordini di custodia cautelare emessi dal gip del tribunale di Caltanissetta, Andrea Catalano. Sono tutti accusati di associazione mafiosa finalizzata al traffico di stupefacenti. I militari impegnati nel blitz in varie regioni italiane sono complessivamente 120. Grazie alle relazioni familiari degli indagati, spiegano gli investigatori, la banda poteva contare su un vasto tessuto organizzativo che disponeva di risorse finanziarie ingenti, di mezzi e di una struttura quasi aziendale con varie specializzazioni che andavano dall’importatore internazionale al trafficante all’ingrosso, al venditore al dettaglio, al pusher. Al vertice dell’organizzazione familiare, che ha ispirato agli inquirenti il nome dell’operazione antidroga ”Family Market”, c’erano anche tre donne. In due anni di indagini (dal 2005 al 2007), coordinate dalla Dia di Caltanissetta, le ”fiamme gialle” hanno sequestrato varie partite di droga, tra cui 250 grammi di eroina (in parte occultata in ovuli ingoiati dai pusher), numerosi automezzi usati dagli indagati nella loro attivita’ e hanno approfondito gli accertamenti miranti alla confisca dei beni illecitamente acquisiti.
I nomi dei 36 arrestati
Le 36 persone arrestate dalla Guardia di Finanza nell’ambito dell’operazione “Family market” sono: Luigi Agnello, 50 anni, di Catania; Aurelio Areddia, 38 anni, di Gela; Donata Evelina Barbagallo, 49 anni, di Gela; Fabio Berti, 35 anni, di Catania, detenuto nel carcere di Palmi in Calabria; Modesto Bilardo, 40 anni, di Piazza Armerina, già agli arresti domiciliari; Riccardo Bilardo, 37 anni, di Piazza Armerina; Crocifisso Di Gennaro, 29 anni, di Gela; Rosario Giacchi, 41 anni, di Gela; Alfio Di Marco, 40 anni, di Gela; Gianluca Fiore, 26 anni, di Catania; Giuseppe Giappone, 57 anni, di Palermo, già detenuto nel carcere del capoluogo isolano; Maurizio Giappone, 33 anni, di Palermo; Manuel Ieva, 29 anni, di Gela, già agli arresti domiciliari; Vincenzo Ieva, 26 anni, di Gela; Concetta Liardo, 38 anni, di Gela; Concetta Lucchese, 50 anni, di Gela; Salvatore Mendola, 54 anni, di Palermo già detenuto nel carcere di Erice; Luigi Mineo, 44 anni, di Aci Castello, già agli arresti domiciliari; Giovanni Palermo, 52 anni, di Gela; Benito Peritore, 35 anni, di Gela, già detenuto nel carcere di Caltagirone; Giacomo Peritore, 32 anni, di Gela, già detenuto a Caltagirone; Maurizio Peritore, 26 anni, di Gela, già sorvegliato speciale; Angelo Platania, 35 anni, di Catania, già affidato in prova ai servizi sociali; Davide Prados Ruiz, 26 anni, di Gela; Massimo Trainito, 36 anni, di Gela; Antonino Camiolo, 26 anni, di Gela; Paolo Gandini, 29 anni, di Castiglione delle Stiviere, Mantova; Eddine Salah Kahlouch, 29 anni, marocchino residente a Castiglione delle Stiviere; Luigi Nenna, 26 anni, di Torre del Greco (Napoli) residente a Castiglione delle Stiviere; Francesco Onofrio, 48 anni, di Marcedeusa (Catanzaro) residente a Castiglione delle Stiviere, già detenuto nel carcere di Frosinone; Leando Paterna, 30 anni, di Palermo residente a Castiglione delle Stiviere e detenuto a Bergamo; Ignazio Cocchiara, 34 anni, di Niscemi; Ezio Paterna, 25 anni, di Palermo residente a Montichiari (Brescia). Sono stati invece sottoposti agli arresti domiciliari: Vincenzo Cannizzo, 32 anni, di Gela; Luciano Ieva, 56 anni, di Gela; Crocifissa Liardo, 28 anni, di Gela. L’ordine restrittivo non è stato infine notificato ad Antonino Centauro, 50 anni, di Catania, perché si trova in Slovacchia, e a Valentina Liardo, 25 anni, di Gela, in quanto ha un figlio minorenne.