A Catania 68 positivi |La mappa del contagio - Live Sicilia

A Catania 68 positivi |La mappa del contagio

Commenti

    Ma quando si azzera tutto?

    Stiamoci a casa , aumentate i controlli , ancora molta gente , piedi piedi , schiffarati ,
    che formano capannelli , senza mascherine , incoscienti menefreghisti Le disposizioni
    attuali , sono poca cosa. Propongo di mandare subito in quarantena , tutti coloro che
    vengono scoperti fuori casa , senza giustificazione plausibile . Possibilmente non
    nelle loro abitazioni , difficilmente controllabili , riapriamo le caserme vuote , richiamiamo i nostri soldati e sono migliaia sparsi in molti territori , servono ora più
    a noi , per aiutare le forze dell’ordine , ma ci vuole tanto a fare comprendere ai nostri
    solerti parlamentari , che bisogna decidere in emergenza , con un solo direttore
    d’orchestra , questi vanno ancora a Fantoni , non è più il tempo del politichese .

    Ei …Tito
    dal nord….stanno viaggiando verso il meridione…….treni con migliaia di persone……
    così le loro strutture sanitarie sono meno intasate……le nostre grazie alla nostra LUNGIMIRANTE CLASSE DIRIGENTE….A BREVE SARANNO AL COLLASSO…..

    A parte il personale sanitario vedo molto approssimazione DPI in vari casi fuori norma, a questoi problema ci pensiamo sempre quando serve, troppo tempo in chiacchiere, poteri decisionali che vanno ognuno per conto suo senza una regia, deisioni drastiche tardive quando si sapeva da due mesi che arrivava. Se vogliamo superare questo kmomento diupende solo da ognuno di noi, come sempre.

    Spero che il momentaneo e necessario potenziamento delle strutture sanitarie e del personale faccia riflettere la classe politica dirigente sui tagli e sulla chiusura di tanti reparti sopratutto negli ospedali più piccoli ….ma che erano la salvezza per gli abitanti delle zone interne della ns bellissima Sicilia…..

    Ma come mai la Sardegna è riuscita ad ottenere la chiusura di porti ed aeroporti
    e noi invece continuiamo a rimanere aperti?

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Gli ultimi commenti su LiveSicilia

Ma questo festino e le processioni mi chiedo che cosa hanno a che fare con il cristianesimo? Cosa hanno a che fare con una festa puramente religiosa? Siamo in un netta contraddizione il celebrare una santità con una manifestazione di opulenza proiettata in avvenimento puramente commerciale con il placet della Chiesa in una città molto discutibile con molte ombre dove la criminalità e molto diffusa che facilmente si riscontra nell'aria che si respira. È necessario che i cittadini superano il contrasto che si constata in modo evidente tra manifestazione di fede che non è per nulla fede giustificata dalla tradizione, mentre si osserva la città più volte teatro di criminalità e di episodi che evidenziano il degrado culturale, sociale, economico e soprattutto morale che abbiamo conosciuto con l'episodio dello stupro di gruppo. Occorrerebbe una profonda riflessione altro che festino e il tutto appare in forte contrapposizione con la storia di martire della patrona della città. La Chiesa dovrebbe chiedere ogni gesto per eliminare queste contraddizioni e di chiedere una festa più sobria che sia manifestazione di vera fede e niente di più. Le processioni sono in antitesi con il cristianesimo e non sono per nulla espressioni di fede.

Ci sino a Palermo interi Quartieri e non solo, dove la donna " la femmina" cresce nel mito del "maschio" detto " u masculu" troppo Toco, cioè il migliore " u megghiu i tutti". Cioè quello che già a 10 anni ha il capello gellato col ciuffetto, il telefonino, va alla prima comunione della cuginetta o sorellina ( già vestita da sposa quarantenne accompagnata in chiesa dai genitori in auto bianca strapuntinata). Ecco, crescono credendo che loro, "fimmine" devono avere il mito "du masculiddu" dominante. Vivono e scelgono "masculi" che comprano smart e suv con cui vanno dal parrucchiere e dall'estetista, subendo dal "mascolo" tutte le possibili "violenze" camuffate da un cavalierato sui generis. Vivono un rapporto vittima-carnefice cronico e Ecco, la questione è molto radicata e l'intervento dovrebbe essere preventivo-precoce di ordine sociale. Una Rivoluzione degli stereotipi tramandato e radicato. Auguri dottoressa e grazie per le Sue lodevoli iniziative

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