"Abbiamo vinto un concorso| E ci siamo ritrovati consulenti" - Live Sicilia

“Abbiamo vinto un concorso| E ci siamo ritrovati consulenti”

Riceviamo e pubblichiamo una lettera dei “consulenti” del Progetto Centro di Ricerca Ibleo, in seguito a un articolo pubblicato su Livesicilia lo scorso 10 aprile.
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
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Riceviamo e pubblichiamo una lettera dei “consulenti” del Progetto Centro di Ricerca Ibleo, in seguito a un articolo pubblicato su Livesicilia lo scorso 10 aprile.

“Egregio Direttore,

in relazione al Vostro articolo dell’10.04.2012 riguardante la nomina di cinque consulenti da parte della Regione Siciliana, al fine di evitare il proliferare di informazioni assolutamente incomplete, superficiali e approssimative che inevitabilmente portano a congetture che ledono l’immagine, la professionalità nonché la dignità dei soggetti interessati, per completezza dell’informazione, riteniamo necessario chiarire alcuni punti e fornire alcuni elementi che rappresentano il prologo di questa vicenda.

Nel 2007 è stato bandito un concorso dall’Assessorato dell’Agricoltura e delle Foreste della Regione Siciliana (GURS – Serie speciale concorsi, 30 novembre 2007) per il conferimento di sei incarichi di collaborazione coordinata e continuativa per lo svolgimento di attività di ricerca presso il Centro di Ricerca Ibleo, sito in Vittoria (RG), contrada Perciata. Il contratto a ciascuna unità di personale tecnico-ricercatore per lo svolgimento delle attività di ricerca era previsto di durata annuale e prorogabile per altri due anni, in relazione della durata triennale del Progetto di Ricerca stesso.

Noi scriventi (quattro agronomi e un ingegnere) insieme ad altri abbiamo partecipato al conscorso e siamo risultati vincitori (graduatoria pubblicata in GURS – Serie speciale concorsi, 28 novembre 2008). A questo punto, inspiegabilmente, l’assunzione non è stata effettuata e per ben due anni non si sono avute più notizie del concorso. Nelle more è stata emanata una normativa nazionale recepita a livello regionale che di fatto impediva alla Regione di assumere i vincitori del concorso anche a tempo determinato.

Finalmente, nel 2011, è stato stabilito che la Provincia Regionale di Ragusa conferisse gli incarichi oggetto del bando in nome e per conto della Regione Siciliana. I contratti sono stati stipulati sotto forma di collaborazione coordinata e continuativa e in essi sono stati previsti orari di entrata e di uscita dalla sede di lavoro di contrada Perciata, permessi per eventuali allontanamenti e/o missioni, compilazione di relazioni scientifiche sulle attività svolte, ecc.

Noi scriventi abbiamo lavorato per un anno intero, compiendo tutti gli adempimenti legati al nostro incarico, senza ricevere alcun compenso, sicchè siamo stati constretti ad adire la Commissione Provinciale di Conciliazione di Ragusa nel luglio dello scorso anno affinchè si occupasse della controversia lavorativa scaturita per il nostro mancato pagamento. In sede di conciliazione, la Commissione, al fine di garantire i diritti di noi lavoratori (perchè noi siamo dei lavoratori) ha consentito la trasformazione del rapporto di lavoro già concluso da collaborazione coordinata e continuativa a prestazione intellettuale d’opera con finalità di studio e ricerca (leggasi consulenza) e ha altresì obbligato il datore di lavoro a stipulare un contratto di consulenza professionale per non meno di ulteriori otto mesi a decorrere dal primo ottobre 2011. Come è ormai a tutti noto il contratto è stato stipulato a decorrere dal 6 aprile 2012, con un congruo numero di mesi di ritardo.

Nel caso in cui non sia sufficientemente chiaro, la Regione non ha di sua sponte conferito a noi scriventi l’incarico di consulenza ma vi è stata “obbligata” perché così disposto in sede di conciliazione dalla Commissione Provinciale di Conciliazione di Ragusa.

In sintesi, dopo avere partecipato e vinto un pubblico e regolare concorso per titoli ed esami per l’assunzione triennale in forma subordinata come ricercatori, oggi ci troviamo “consulenti” con un contratto di prestazione professionale per otto mesi e con la conseguente perdita di tutte le tutele derivanti dal lavoro subordinato (malattie, ferie, maternità,contributi, etc). E questo per merito della disattenzione della politica e della mala burocrazia.

Sperando di aver fornito elementi utili a un sereno e informato dibattito nell’opinione pubblica porgiamo distinti saluti e rimaniamo disponibili per eventuali approfondimenti o chiarimenti, certi che Lei, Direttore, vorrà prontamente rettificare le notizie inesatte pubblicate riguardo la nostra vicenda lavorativa. Grazie”.

Dott. Agr. Sergio Argento, Dott.ssa Agr. Laura Bellomia, Dott. Agr. Filippo Ferlito, Dott. Ing. Rosalia Mazzarella, Dott. Agr. Piero Virderi.


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