PALERMO – Scompare uno dei re dello Street food palermitano: Franco Valenti, conosciuto in tutta la città come Franco ‘u vastiddaru, è morto dopo una lunga malattia. Il suo storico locale, inizialmente una piccola friggitoria in corso Vittorio Emanuele, negli anni è diventato un punto di riferimento per il cibo di strada.
L’attività commerciale era stata ampliata in piazza Marina e recentemente aveva anche partecipato al “Panormus street festival” organizzato in piazza San Domenico. Un addio più che sofferto, che addolora i commercianti che si trovano nella zona compresa tra piazza Marina e la Vucciria:
“Ci dispiace tantissimo – dice il titolare di un negozio di oggettistica di corso Vittorio Emanuele -. Franco non era una istituzione solo per noi che lo conoscevamo da una vita, ma per tutti coloro che amano il cibo tipico della nostra città. Con pochi euro riusciva a realizzare pranzi dal sapore speciale, cene soddisfacenti ed uniche al mondo. E’ un grande lutto che colpisce tutto il quartiere e tutti coloro che amano la tradizione culinaria palermitana”.
E in effetti il punto di forza del locale erano i piatti veloci sin dagli anni Ottanta, quando Franco Valenti prese in gestione il piccolo laboratorio dopo aver lavorato per molto tempo all’Antica focacceria di San Francesco. Da quando aveva scoperto di essere malato aveva lasciato l’attività nelle mani del figlio Antonino, che adesso la porterà avanti.
“Con la scomparsa di Franco ‘U Vastiddaru se ne va un pezzo di storia di Palermo. Partecipo con grande commozione al dolore dei familiari per la dipartita di Franco Valenti, riferimento storico del nostro street food, ormai apprezzato e conosciuto anche in campo internazionale”. Lo ha dichiarato il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, che ha fatto visita alla famiglia.
Credo che pubblicare i nomi degli esercizi controllati e non a norma possa essere utile alla collettività, soprattutto agli avventori che non sanno cosa mangiano.
Ecco le conseguenze di scelte scellerate , pedonalizzazioni o go’ go’ , che hanno
favorito solo la tavolinizzazione selvaggia, i dehors che occupano sedi stradali ,
musica che allegra le orecchie dei residenti , aperture di attività commerciali che
deturpano il centro storico , edifici storici, lungo assi stradali che hanno fatto
la storia di Palermo, nascosti da ombrelloni sulla sede stradale , tutto ciò ha
come conseguenza l’accumulo di scarti alimentari e bottiglie , che con difficoltà
vengono poi rimossi , una cosa è l’immondizia prodotta dagli abitanti pochi ,
un’altra quella prodotta dai locali che servono decine di migliaia di giovani
che come orde incontrollate , entrano nel centro storico . E non sembra
che la nuova normativa, sia scritta per evitare.il casino notturno , non vanificate
le speranze dei cittadini, che anelano ad una città un po’ più europea , grazie