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Addio all’Amia, |da oggi la Rap è realtà

È stato siglato soltanto nella tarda mattinata di oggi presso il Tribunale fallimentare di Palermo il contratto di affitto per far confluire uomini e mezzi mobili delle fallite Amia e Amia Essemme nella Rap.

siglato il contratto
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PALERMO – È stato siglato soltanto nella tarda mattinata di oggi presso il Tribunale fallimentare di Palermo il contratto di affitto per far confluire uomini e mezzi mobili delle fallite Amia e Amia Essemme nella Rap, la nuova partecipata che gestirà nel capoluogo siciliano il ciclo integrato e la raccolta dei rifiuti, oltre a una serie di altre mansioni. In realtà il contratto avrebbe dovuto essere portato a termine entro la mezzanotte di ieri, ultimo giorno di esercizio provvisorio della curatela fallimentare.

Tuttavia, malgrado le frenetiche trattative delle ultime ore, fino a tarda serata amministrazione e giudice delegato non avevano ancora trovato la quadratura sulle modalità del diritto di prelazione per l’acquisto definitivo del ramo d’azienda, diritto che dovrebbe scattare una volta terminato il periodo di sei mesi dell’affitto: secondo voci di corridoio il giudice avrebbe preferito indire un nuovo bando di gara allo scadere dei sei mesi, mentre piazza Pretoria interpretava il pagamento del canone mensile da 99 mila euro come un preliminare d’acquisto a tutti gli effetti.

Stamattina il sindaco Leoluca Orlando, il vicesindaco Cesare Lapiana e l’assessore al Bilancio, Luciano Abbonato, accompagnati dai curatori Amia, si sono recati in piazza Vittorio Emanuele Orlando per incontrare il presidente del tribunale Antonio Novara e il giudice delegato Clelia Maltese e sbloccare così l’impasse. L’intesa è stata trovata e, a quanto pare, sarebbe passata l’interpretazione del Comune: quando sarà il momento di acquisire in via definitiva i 2390 lavoratori, i beni mobili e anche quelli immobili, l’affitto versato fino ad allora verrà scorporato dal prezzo finale. “La formalizzazione di questo atto – ha detto il sindaco – rappresenta davvero l’avvio della nuova gestione dei rifiuti a Palermo. Il nostro obiettivo è quello di ridurre al minimo indispensabile i tempi dell’affitto per poi passare ad un acquisto che ci permetta di assumere al 100% le responsabilità e quindi pianificare tutto quanto necessario per ridare a Palermo un servizio di igiene ambientale efficiente”.

Resta ora aperta la questione riguardante il trasferimento dei lavoratori nella Rap. Fermi restando la salvaguardia di tutti i livelli occupazionali, più volte ribadita dagli amministratori e ora anche dal neopresidente dell’azienda Sergio Marino, e il rispetto del contratto nazionale di categoria, durante la conferenza stampa di ieri Orlando, Lapiana e Marino hanno annunciato che verrà aperto un tavolo trattante con le parti sociali per discutere della riorganizzazione del servizio, con l’obiettivo di renderlo più efficiente investendo su differenziata e impiantistica, e soprattutto della definizione di un nuovo contratto aziendale. Se questo significhi che nelle intenzioni dell’amministrazione ci sia la volontà di rivedere al ribasso benefit e straordinari dei lavoratori non è ancora chiaro, né il sindaco e il vicesindaco hanno voluto sbilanciarsi in merito.

In ballo, non va dimenticato, ci sono anche le quattordicesime dei dipendenti. Quel che è sicuro, come il primo cittadino ha tenuto a sottolineare, è che dopo la “strigliata” della Corte dei Conti piazza Pretoria intende attenersi alle prescrizioni ricevute in materia di costi del personale, sprechi e inefficienze nei servizi. Ecco perché i prossimi incontri fra Comune e parti sociali saranno importanti per capire come la giunta Orlando intende agire per rendere finalmente produttivo, e non più dissanguante, il ciclo dei rifiuti a Palermo. Se ciò non dovesse accadere, infatti, sul piatto potrebbe anche spuntare la possibilità di un aumento della Tares, la tassa sui rifiuti. Ma sono tutte ipotesi da prendere col beneficio dell’inventario.

“Voglio ringraziare l’amministrazione per questo importante passaggio e contestualmente anche il giudice delegato e la curatela fallimentare – commenta il segretario regionale della Fit Cisl Ambiente, Dionisio Giordano –, che in questi tre mesi si è spesa per raggiungere questo risultato. Da parte delle organizzazioni sindacali resta ovviamente accesa l’attenzione sulle questioni ancora aperte e che intendiamo affrontare già da questa settimana prima con l’amministrazione e poi con il cda della Rap. Da troppi anni – continua il segretario – i lavoratori hanno fatto i miracoli per garantire con pochi strumenti e poche dotazioni un servizio sufficiente alla città. Non sappiamo a cosa faccia riferimento questo nuovo contratto aziendale. Una maggiore efficienza ovviamente non può passare dal chiedere dazio ai lavoratori ma deve passare da investimenti sugli impianti, sui mezzi e sull’organizzazione”. “Aspettiamo con ansia di essere convocati per conoscere le intenzioni dell’amministrazione”, dice Massimiliano Giaconia del sindacato Alba.


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