Adrano, minacce a Pellegriti: "Perché potrei lasciare" - Live Sicilia

Adrano, minacce a Pellegriti: “Perché potrei lasciare”

Le intimidazioni che incendiano il ballottaggio.
AMMINISTRATIVE
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CATANIA – Da ballottaggio a corsa solitaria: è la trasformazione verso cui rischia di andare l’elezione a sindaco di Adrano, con il ballottaggio che si terrà domenica 24 ottobre. La campagna elettorale della cittadina etnea è stata scossa nelle ultime ore dalle intimidazioni su una chat verso il candidato Carmelo Pellegriti. Proprio Pellegriti si è riservato di scegliere se continuare o no la campagna elettorale e ne darà comunicazione entro stasera.

Le minacce

Fino a sabato la campagna elettorale per il sindaco di Adrano era stata tranquilla, con le normali vidende di un ballottaggio. Carmelo Pellegriti, candidato di Fratelli d’Italia e Udc, affrontava la corsa in solitaria, forte di un 39 per cento ottenuto al primo turno. Il suo avversario Fabio Mancuso, appoggiato da Movimento per le Autonomie e liste civiche e arrivato al 29 per cento, era appena riuscito a strappare un’alleanza con Agatino Perni, giunto terzo al primo turno con il 20 per cento dei consensi. Tutto sembrava avviato verso i normali binari della lotta politica, con il confronto tra programmi, i comizi, le affissioni.

Poi il fulmine a ciel sereno: due persone, in una chat con un centinaio di membri, scrivono minacce nei confronti di Carmelo Pellegriti. Il tenore delle minacce, con l’invocazione a sparare nelle gambe al candidato sindaco e gli insulti, è abbastanza serio da spingere Pellegriti a presentare una denuncia alla questura di Catania.

Pellegriti: “Mi chiedo se valga la pena”

“Il ballottaggio non è più una questione politica”: Pellegriti, raggiunto al telefono, dice di essere amareggiato. “Non sono stato eletto per 161 voti – dice il candidato sindaco – non è un problema di forza o di numeri. Il punto è che qui succedono cose gravi, non a dir mio ma della polizia, che ha fatto un lavoro eccellente e mi ha subito avvisato. Dall’altro lato, invece, si sminuisce, parlando di imbecilli e non prendendo sul serio la cosa”.

Il clima che si respira ad Adrano in queste ore avrebbe spinto Pellegriti a riconsiderare la sua candidatura: “Mi chiedo se valga la pena continuare la campagna elettorale: sono padre di famiglia, credo alla politica del servizio, mi ero candidato in questo paese perché voglio dare il mio contributo con un gruppo di giovani, con entusiasmo. Ma qui c’è un problema culturale, di logica della legalità. Non ha importanza se i due che scrivevano le minacce poi fossero riusciti a renderle concrete, come si affronta una situazione così? Pensavo di fare una campagna serena in cui battersi sui programmi, non una situazione di questo tipo”.

Pellegriti annuncerà questo pomeriggio se continuerà la sua campagna elettorale o se si ritirerà, lasciando di fatto da solo il suo sfidante a sindaco Fabio Mancuso. Al candidato è arrivata la solidarietà di Matteo Salvini.

Mancuso: “Pellegriti continui il suo impegno”

La reazione di Fabio Mancuso è affidata a un comunicato stampa della coalizione che sostiene la sua candidatura. Il comunicato parte esprimendo costernazione e amarezza per un comizio in cui Giovanni Bulla, deputato regionale che sostiene Pellegriti, ha gridato “Non possiamo lasciare la città a una persona che l’ha rovinata”, riferendosi a Mancuso, già sindaco di Adrano tra il 2000 e il 2008. “Noi abbiamo condotto la nostra campagna elettorale tenendo sempre a mente che l’avversario non è un nemico da abbattere – si legge nel comunicato del coordinamento della coalizione che sostiene Mancuso – purtroppo, tale approccio alla politica non è stato ben compreso dagli avversari che, invece, hanno sin da subito attaccato il candidato Mancuso, che ha risposto con il suo silenzio e quello dei suoi sostenitori agli attacchi indicibili e irripetibili subiti per settimane”.

Il comunicato poi procede con i riferimenti alle minacce verso Pellegriti: “Ribadiamo la nostra solidarietà nei confronti del candidato sindaco Carmelo Pellegriti; ci conforta il fatto che l’episodio increscioso di cui è stato vittima, a parere dell’Autorità procedente, sia da attribuire a soggetti avulsi da ogni realtà criminale, dato che si tratta di due “sprovveduti” ragazzi, anche a dimostrazione del fatto che ‘La Mafia è un’altra cosa’”.

“Attendiamo fiduciosi – conclude il comunicato – l’esito delle indagini e plaudiamo, ancora una volta, alle Forze dell’Ordine che vigilano con zelo sul nostro territorio combattendo ogni forma di illegalità. Infine, rivolgiamo al candidato sindaco Carmelo Pellegriti l’invito a procedere nell’ impegno che si è assunto nei confronti della città intera e di proseguire la sua campagna elettorale”.


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