AGRIGENTO – Accusa un malore improvviso mentre gioca a calcetto, si accascia sul terreno di gioco e muore. Non c’è stato nulla da fare per Vincenzo Re, 49 anni, deceduto ancora prima di arrivare in ambulanza all’ospedale San Giovanni di Dio. L’uomo era impegnato in una partitella tra amici nel campetto del quartiere di San Leone, un appuntamento praticamente fisso che si ripeteva puntualmente ogni settimana.
La tragedia
Durante una fase di gioco, tra sorrisi e sano agonismo, la tragedia. Vincenzo si è accasciato al suolo e non si è più rialzato. Sono stati i compagni di gioco e i responsabili della struttura sportiva, dopo aver capito la gravità della situazione, ad allertare immediatamente i soccorsi. Inutile la corsa disperata in ospedale. Vincenzo Re era una persona conosciuta nella Città dei templi. Figlio e fratello di due importanti avvocati del foro di Agrigento, amante del calcio amatoriale, sempre pronto tra i pali a difendere la porta con i suoi immancabili guantoni da portiere ma, soprattutto, tifoso sfegatato dell’Akragas che seguiva ogni domenica dalla curva sud dello stadio Esseneto.
Il dolore della famiglia dell’Akragas
La società agrigentina è stata tra le prime a rendere omaggio a Vincenzo tramite i canali social. “In un momento di grande sconforto per l’inaspettata e improvvisa scomparsa di mio fratello Vincenzo – scrive l’avvocato Daniele Re – ringrazio quanti hanno voluto ricordarlo. In particolare gli amici che con lui hanno condiviso momenti di sano sport”. La morte di Vincenzo, per tutti ‘Vicè’, arriva a distanza di appena ventiquattro ore dall’improvviso decesso di Davide Licata, il ragazzino di dodici anni deceduto improvvisamente a causa di un malore nella palestra dell’istituto Guarino di Favara mentre stava giocando a basket. Per quest’ultimo caso la procura di Agrigento ha aperto un fascicolo d’inchiesta e disposto l’acquisizione di cartelle cliniche e certificati di idoneità all’attività agonistica. Due tragedie che hanno sconvolto l’intera comunità agrigentina.