Agrigentum caput Siciliae | Akragas e Fortitudo fanno sognare - Live Sicilia

Agrigentum caput Siciliae | Akragas e Fortitudo fanno sognare

La città dei Templi, in attesa di conoscere il nome del suo sindaco, si gode due splendide realtà che stanno giganteggiando nelle rispettive discipline: gli uomini di Feola tornano nel calcio che conta dopo aver spazzato via ogni avversario, quelli di Ciani stanno sorprendendo tutti e sognano la serie A.

 

una città in festa
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AGRIGENTO – La stagione sportiva 2014/2015 sta per volgere al termine, e all’interno dei confini della nostra splendida isola serpeggia una certezza che ha ormai assunto i crismi dell’inconfutabilità: Agrigento è la padrona della Sicilia sportiva, almeno per quanto riguarda questa annata. I risultati raccolti da Akragas e Fortitudo Moncada, infatti, sono straordinari e soprattutto sotto gli occhi di tutto, e inoltre fanno ben sperare per il futuro di queste due realtà, che tanto bene si sono espresse in questi mesi e potrebbero prolungarsi questo periodo di grazia anche per un futuro non precisato.

Partiamo dall’Akragas, squadra che ha letteralmente ammazzato, soprattutto nella fase centrale, il girone I di serie D, e che a conferma di quanto di buono fatto sia sul campo che sotto l’aspetto della programmazione tecnica dalla dirigenza, sta ottenendo anche buonissimi risultati nella prima parte della poule scudetto. Nella competizione che assegnerà il titolo di regina del calcio dilettantistico, e che vede come protagoniste le vincitrici dei nove gironi di serie D, il Gigante ha ottenuto il primo posto nel proprio triangolare contro Lupa Castelli Romani e Fidelis Andria, accedendo alle semifinali nazionali dove affronteranno la Maceratese. Si tratta di uno scontro durissimo, visto che la compagine marchigiana non ha ancora perso una partita nel corso della stagione. Un ulteriore banco di prova per i ragazzi guidati da mister Feola, che hanno comunque contenuto lo sforzo fisico nelle ultime settimane, forti di una promozione ottenuta in anticipo e con alcuni recuperi importanti dall’infermeria, come quello del bomber Beppe Meloni, che ha saltato le ultime gare per infortunio.

Lasciamo il campo verde e i palloni in cuoio per passare al parquet e alle palle a spicchi. Dall’Akragas alla Fortitudo Moncada Agrigento, altro motivo di grande orgoglio per la Città dei Templi. La compagine guidata da Franco Ciani, dopo un’annata in A2 Silver e i playoff accarezzati senza poter andare oltre, si è affacciata per la prima volta nella realtà della A2 Gold, ottenendo risultati ben al di sopra delle attese estive. L’ottavo posto in un campionato falcidiato da rinunce ed esclusioni per motivi economici e amministrativi è stato solo il primo passo in un cammino straordinario, proseguito ai playoff. Prima una squadra gloriosa e in lenta risalita come Treviso, poi una vera e propria corazzata come Verona, e infine un osso durissimo come Casale Monferrato: tutte sono cadute al cospetto di Williams, Piazza, Dudzinski e compagni, capaci di mettere a segno tre imprese straordinarie. Ma i biancoblu non hanno intenzione di svegliarsi da questo meraviglioso sogno: a breve scatterà la finale, che opporrà la Fortitudo alla Manital Torino, altra squadra, così come Verona, costruita per tentare la scalata alla serie A.

Una duplice realtà che sta rendendo orgogliosa una città che da tempo vive a stretto contatto con problemi di varia natura. E ancora una volta, come la storia ci ha insegnato in passato e a più riprese, lo sport diventa la panacea di tutti i mali, o comunque un modo per mettersi alle spalle problemi di natura sociale o, in altri casi, politica.


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