Al Ciapi di Priolo 1400 persone, | anche i licenziati degli enti - Live Sicilia

Al Ciapi di Priolo 1400 persone, | anche i licenziati degli enti

L'ente pubblico di formazione gestirà le attività che svolgevano gli enti coinvolti negli scandali a Messina e a Catania, ai quali la Regione Siciliana ha revocato gli accreditamenti.

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PALERMO – Sono quasi 1.400 i formatori assorbiti dal Ciapi di Priolo, l’ente pubblico di formazione che gestirà le attività che svolgevano gli enti coinvolti negli scandali a Messina e a Catania ai quali la Regione Siciliana ha revocato gli accreditamenti, compreso lo Ial. Si tratta di 930 persone provenienti dagli enti revocati e di altre 500 che erano state licenziate nei mesi scorsi e che dunque rientreranno nel sistema. E’ uno degli aspetti della delibera approvata all’unanimità, due giorni fa, dalla giunta di Rosario Crocetta, che sta ridisegnando il settore della formazione professionale.

La delibera è stata trasmessa al dirigente del dipartimento Formazione che predisporrà la direttiva per il via libera ai corsi. Dall’assessorato alla Formazione fanno sapere che i corsi, per l’anno 2013-2014, partiranno in tempi brevissimi, comunque entro l’anno. I giovani coinvolti sono 5.700. I corsi saranno organizzati in strutture pubbliche grazie a una convenzione che l’assessorato firmerà con l’ufficio scolastico regionale. Per finanziare l’intero progetto c’è una disponibilità fino a un massimo di 35 milioni di euro, 15 mln in meno rispetto all’anno scorso, quando la gestione era in mano agli enti adesso revocati. Il governo ha ridotto anche le spese di gestione, portandole al 5% a fronte di circa il 20% dello scorso anno, questo grazie all’utilizzo di strutture publiche. Nel caso in cui la Regione dovesse procedere a nuove revoche di accreditamento, sarà sempre il Ciapi di Priolo a farsi carico delle attività e del personale che sarà individuato attraverso selezione pubblica tra gli iscritti all’albo dei formatori.


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