Allarme Phishing Gls, sms truffa anche a Palermo

Allarme Phishing Gls, sms truffa anche a Palermo

In tutta la Penisola sono sempre più diffusi fenomeni di questo tipo

PALERMO – Finte email, sms trappola, raggiri telematici e pacchi inesistenti. In queste ore molti cittadini palermitani riportano di aver ricevuto dei messaggi da Gls che li avvisano di fantomatici articoli in consegna, che loro, però, non hanno mai ordinato.

Si tratta del fenomeno noto come phishing. Un tipo di truffa effettuata su internet, attraverso la quale dei malintenzionati cercano di ingannare le vittime persuadendole a fornire informazioni personali, dati finanziari o codici di accesso, fingendosi un ente affidabile in una comunicazione digitale ufficiale, al fine di sottrargli o indurli a sborsare denaro per merce inesistente.

In tutta la penisola, sono sempre più frequenti questi tipi di truffe on-line, via e-mail e via messaggi. È la stessa Gls a lanciare l’allarme. “Criminali malintenzionati agiscono utilizzando il marchio Gls e inviando falsi messaggi, in particolare ai privati, ma anche alle aziende – si legge sul sito del corriere -. Questi, spesso, contengono richieste di pagamento, finti allegati e/o invitano il cliente a modificare i propri dati sensibili cliccando su un link fittizio”. Esattamente quello che è successo ai palermitani che hanno ricevuto il messaggio truffa sul loro telefonino: “Ciao, il tuo pacco è stato consegnato il giorno-mese-2023 al punto di consegna. Vedi dove puoi ritirare il tuo pacco qui: azaguh.com/Zjm21v”.

L’sms truffa Gls arrivato ai palermitani in questi giorni

Cosa fare se si ricevono gli sms truffa Gls?

“Le e-mail fraudolente”, al contrario degli sms, “sono facilmente riconoscibili in quanto contengono frequenti errori ortografici e grammaticali, così come loghi aziendali sfocati o sgranati e provengono da indirizzi mittenti non noti”, fa sapere l’azienda. Quindi è facile identificarle e ignorarle, bloccando o segnalando i mittenti. Ma con gli sms è più difficile. Valgono sempre e comunque le regole generali di prevenzione: non scaricare gli allegati, non pagare in nessun caso gli importi richiesti e non cliccare mai sul link contenuto nel messaggio.

“In nessun caso Gls effettua richieste di pagamento con carta di credito via sms e/o email”, scrive il corriere. Perciò bisogna sempre diffidare da queste richieste di pagamento soprattutto se arrivano attraverso un canale improprio. La cosa da fare se si ricevono sospetti messaggi truffa è segnalare invece l’accaduto a Gls, all’indirizzo e-mail cybersec@gls-italy.com, così da ricevere subito assistenza.

Truffa sms Gls, messaggi
Il secondo sms truffa Gls arrivato a distanza di pochi giorni dal primo

Gls avverte: “Attenzione anche a truffe ‘falsi corrieri’”

“Sono sempre più comuni anche episodi di truffa da parte di falsi autisti che effettuano ritiri e consegne, fingendosi sostituti dell’autista di zona”, scrivere però Gls sul sito. In questi casi è necessario controllare sempre che il furgone dell’autista riporti il logo del corriere ben visibile e che l’autista sia dotato di badge e di divisa ufficiale. È meglio diffidare sempre di autisti che seguono procedure anomale. Come per esempio, spiega Gls, “nel caso in cui l’autista segnali un errore in una consegna precedentemente avvenuta e chieda che gli venga riconsegnata la merce”.

È sempre meglio contattare la sede di riferimento “in caso di dubbi di qualunque tipo su consegne e ritiri ed eventualmente salvare le registrazioni delle telecamere di videosorveglianza (in caso di cliente non privato), utili ai fini di eventuali indagini”.

Ma può anche capitare che i corrieri siano del tutto ignari della truffa e che stiano lavorando a loro insaputa per i malfattori nel ruolo di “agenti”. Lo svela sempre Gls, nell’allert presente sul sito, scrivendo che: “I criminali che ordinano prodotti online, utilizzando false identità e dati di carte di credito illegalmente ottenute, hanno recentemente aumentato i loro sforzi per reclutare i cosiddetti ‘agenti’. Il lavoro, di solito, è offerto con formula part-time e comporta il ritiro di pacchi e spedizioni da altri indirizzi, spesso all’estero – si legge. L’obiettivo è quello di nascondere la posizione finale delle merci ottenute in modo fraudolento”. Ottenere questo lavoro presumibilmente redditizio, di questi tempi, può sembrare una fortuna. Se non si rischia di finire coinvolti in attività fraudolente (come il riciclaggio di denaro) incappando per questo in gravi conseguenze legali e finanziarie.

A tutela del consumatore, la divisione sicurezza di Gls ha comunque redatto i seguenti suggerimenti: acquistare solo da siti affidabili (verificando recensioni); evitare di acquistare merce con prezzi troppo bassi rispetto allo standard; prendere nota della società da cui si acquista e del prezzo di acquisto; se ci sono dubbi sul mittente, meglio rifiutare la consegna del pacco; se l’importo da pagare è diverso, rifiutare la consegna. Osservando i precedenti consigli diventare vittime di truffa sarà certamente più difficile.


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