All'Ars una poltrona per due | Torna Sorbello, esce Bandiera - Live Sicilia

All’Ars una poltrona per due | Torna Sorbello, esce Bandiera

Da due anni i parlamentari si alternano a Sala d'Ercole in base alle pronunce del tribunale. L'ultima riammette il deputato che era stato sospeso a causa di una condanna per abuso d'ufficio. Si tratta del quarto avvicendamento tra i due, dall'inizio della legislatura. (Nella foto, Pippo Sorbello)

Sala d'Ercole
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PALERMO – Una poltrona per due. Attorno a quello scranno di Sala d’Ercole, da più di un anno si assiste a una delle più paradossali vicende della recente storia dell’Assemblea regionale. La Corte d’Appello di Palermo, infatti, ha riammesso in parlamento il deputato Pippo Sorbello. Si tratta del secondo ritorno, dopo l’elezione del deputato siracusano. Una permanenza a singhiozzo, interrotta periodicamento dalla presenza, al suo posto, di Edy Bandiera, primo dei non eletti dell’Udc nel collegio aretuseo, nell’ottobre del 2012.

Come detto, la Corte d’Appello ha appena trasmesso al presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone il provvedimento presidenziale di “provvisoria ed immediata sospensione dell’efficacia della senza impugnata dall’onorevole Giuseppe Sorbello” difeso, nell’occasione, dall’ex assessore regionale Gaetano Armao. La prossima udienza è fissata per il 18 marzo.

Sorbello ha impugnato, ottenendo la sospensione, appnuto, la sentenza del tribunale di Palermo che a metà febbraio aveva invece accolto il ricorso di Bandiera. Come detto, però, quest’ultimo era già subentrato un anno fa a Sorbello che, nel periodo in cui ricopriva il ruolo di sindaco di Melilli, aveva subito una condanna a quattro mesi per abuso d’ufficio. In base alla legge Severino è scattata quindi la sospensione dalla carica di deputato per 18 mesi. Ma Sorbello nei mesi scorsi era a sua volta rientrato all’Ars sostenendo che i 18 mesi erano trascorsi.

Invece il Tribunale, accogliendo il ricorso presentato dai legali di Bandiera – Luigi Borgia, Claudio Vinci e Andrea Vincenti – aveva precisato che il calcolo dei 18 mesi non scatta dall’emissione della sentenza (che risale al gennaio 2013) ma dalla comunicazione ufficiale al Parlamento, avvenuta il 16 dicembre 2013. Una pronuncia “congelata”, almeno fino al 18 marzo. Una vicenda ingarbugliata e paradossale. Intanto, nuovo trasloco. Via Bandiera e riecco Sorbello.

“Esprimo la mia soddisfazione personale – ha detto il capogruppo all’Ars dei centristi, Mimmo Turano – e quella dei colleghi del gruppo dell’Udc per l’accoglimento da parte della Corte d’appello della richiesta di sospensiva presentata dall’onorevole Sorbello. Ci auguriamo di poter riavere presto in Aula il nostro collega per affrontare gli imminenti e delicati passaggi parlamentari”.

Un rientro, in effetti, che ridisegna, seppur di poco, anche gli equilibri di maggioranza e opposizione all’Ars. Mentre Sorbello, infatti, ha mantenuto la militanza all’interno dell’Udc, partito col quale è stato eletto, Bandiera nel frattempo ha deiso di transitare a Forza Italia. Il primo, quindi, fa parte di una forza politica alleata del governo, il secondo sta all’opposizione. Finora, si sono alternati. Una poltrona per due. In vista della prossima udienza del 18 marzo. Pronto un nuovo avvicendamento?


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