ROMA – Si è svolto oggi, presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, il secondo incontro relativo alla fase amministrativa della procedura di licenziamento collettivo avviata da Almaviva Contact il 13 maggio 2025, ai sensi degli articoli 4 e 24 della Legge 223/1991.
Al tavolo hanno preso parte le organizzazioni sindacali nazionali e territoriali SLC CGIL, FISTEL CISL, UILCOM UIL, UGL TLC; i rappresentanti dell’azienda Almaviva Contact; il Ministero del Lavoro; l’Assessore alle Attività Produttive della Regione Siciliana, Edy Tamaio e il Dirigente Generale del Dipartimento del Lavoro della Regione Sicilia, Ettore Foti.
Nel corso dell’incontro, l’azienda ha confermato la proposta già avanzata in occasione del primo confronto, consistente in un contributo integrativo pari a 4 milioni di euro da destinare all’indennità NASpI, in attesa dell’attivazione dei percorsi di ricollocazione promossi a livello regionale.
Le Organizzazioni Sindacali hanno ribadito la richiesta di proroga della Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria (CIGS) fino al 31 dicembre 2025, al fine di mantenere attivo il bacino di lavoratori coinvolti nella crisi aziendale.
Le OO.SS. hanno, inoltre, evidenziato la presenza di progetti regionali attualmente operativi in Sicilia – tra cui il Numero Unico Emergenze non urgenti 116117 e il Progetto di digitalizzazione e dematerializzazione documentale – che permetterebbero la piena ricollocazione del personale attualmente a rischio.
Il Ministero del Lavoro, preso atto delle posizioni ancora divergenti, ha disposto l’aggiornamento del tavolo al giorno 28 luglio 2025, alle ore 11.
Tamajo: “Ribadito che serve atto di responsabilità”
“Il governo regionale, guidato dal presidente Renato Schifani, è accanto ai lavoratori di Almaviva dalla prima ora – ha dichiarato Tamajo al termine dell’incontro –. In questi mesi non abbiamo mai fatto mancare il nostro sostegno concreto e la nostra presenza. Oggi abbiamo ribadito con chiarezza all’azienda che è necessario un atto di responsabilità: va concessa immediatamente una proroga della cassa integrazione”.
“Dietro ogni badge, ogni turno e ogni voce al telefono – ha aggiunto – ci sono persone, storie, sacrifici. La Sicilia non può permettersi di perdere altri posti di lavoro. La proroga degli ammortizzatori sociali è una misura minima di tutela, in attesa della soluzione più strutturata che, insieme all’assessorato alla Salute, stiamo sviluppando con l’obiettivo di riconvertire e valorizzare le competenze di questi lavoratori all’interno del servizio sanitario 116/117, il numero unico per l’assistenza medica non urgente”.
Tamajo ha poi sottolineato come sia fondamentale che l’azienda si sieda al tavolo con spirito costruttivo e collaborativo: “Non siamo qui per difendere rendite di posizione, ma per salvaguardare il futuro di centinaia di famiglie. La Regione è pronta a fare la sua parte, come ha sempre fatto, ma ora tocca all’azienda dimostrare senso di responsabilità e rispetto per il territorio in cui opera”.

