Ambulatorio per le gravidanze| Nasce il primo bambino - Live Sicilia

Ambulatorio per le gravidanze| Nasce il primo bambino

Il centro sanitario istituito pochi mesi fa per accompagnare le donne in una fase delicata della loro vita. Con la nascita di Samuele, un bambino di tre chili e mezzo, venuto al mondo con un parto spontaneo.

Palermo, clinica candela
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PALERMO – Primo fiocco azzurro “figlio” dell’ambulatorio gratuito della gravidanza della Casa di Cura Candela, il centro sanitario istituito pochi mesi fa per accompagnare le donne in una fase delicata della loro vita. Con la nascita di Samuele, un bambino di tre chili e mezzo, venuto al mondo con un parto spontaneo, il servizio, diretto dal dottor Gabriele Nasta, taglia il traguardo del primo nato. “Abbiamo deciso di attivare l’ambulatorio gratuito della gravidanza – spiega Nasta – per garantire un servizio sanitario con una valenza sociale. Sin dalla sua inaugurazione molte donne in gravidanza si sono rivolte al centro, rimanendo soddisfatte. L’ambulatorio, che fa capo al reparto di Ostetricia e ginecologia, diretto dal dottor Salvino Bevilacqua, offre servizi gratuiti, con una formula innovativa. Le pazienti possono contare su un’assistenza di qualità, grazie alle professionalità e all’esperienza della casa di cura, dove ogni anno vengono nascono mille bambini”. L’ambulatorio è aperto ogni mercoledì e venerdì dalle 15 alle 19, per informazioni e prenotazioni basta chiamare il numero 091587122 (interno 1529). “La Nostra struttura è impegnata a garantire un’offerta sanitaria efficiente e coerente con la domanda di salute dei siciliani – afferma Barbara Cittadini, presidente del consiglio di amministrazione della casa di cura Candela -. Con l’istituzione dell’ambulatorio gratuito della gravidanza abbiamo ampliato l’offerta sanitaria, a testimonianza di una puntuale attenzione ai bisogni della nostra utenza e alle mutate esigenze del territorio. La scelta di fornire assistenza sanitaria gratuita alle donne in gravidanza è consequenziale ad un impegno che è, anche, sociale della casa di cura”.


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