CATANIA – Ancora problemi all’Amt di Catania. L’azienda, alle prese con una crisi di liquidità senza precedenti, potrebbe infatti ricevere gli ispettori del lavoro, chiamati dal sindacato Fast Confsal, dopo la denuncia di qualche mese fa nella quale l’organizzazione segnalava il fatto che la società non stesse procedendo alle obbligazioni nei confronti dei propri dipendenti in relazione, ad esempio, alla cessione del quinto dello stipendio. Con gravi conseguenze tra i lavoratori che hanno contratto debiti e non hanno come onorarli.
“Già dallo scorso mese di Ottobre 2015 – scrivono dal sindacato – l’Amt non ha adempiuto alle obbligazioni dei suoi dipendenti che hanno contratto debiti con Istituti finanziari cedendo formalmente il cosiddetto “quinto dello stipendio”. A febbraio – proseguono – la FAST/CONFSAL si è vista costretta ad inoltrare alla Società Partecipata del Comune di Catania, formale atto di diffida, tramite il quale, intimava la stessa, a provvedere al pagamento delle somme dovute agli istituti finanziarti. Oggi, in attesa di risposte da parte dei vertici aziendali, il presidente Lungaro in testa, il sindacato denuncia l’arrico di alcune lettere da parte di alcune finanziarie, per via delle rate non pagate.
“Si tratta di un “illecito civile” – evidenzia il responsabile reginale, Giovanni Lo Schiavo – posto in essere nella circostanza dal datore di lavoro, nei riguardi di quanti, si trovano nella stessa situazione di questo lavoratore. Ci chiediamo – conclude – secondo quale logica, l’Amt/S.p.A., continua a conferire e pagare incarichi di collaborazione o di consulenza “
Commenti