Anello ferroviario, Orlando: "A fine anno chiuderemo i cantieri" - Live Sicilia

Anello ferroviario, Orlando: “A fine anno chiuderemo i cantieri”

L'assessore assicura, ma per il secondo lotto manca una l'approvazione di una variante urbanistica che è in consiglio comunale

PALERMO – Palermo, per molti, è considerata una città con cantieri eterni. Uno di questi è quello dell’anello ferroviario, infrastruttura considerata di vitale importanza per collegare vari punti della città con il passante ferroviario che va dalla stazione centrale all’aeroporto.

L’appalto fu assegnato nel giugno 2007 alla Tecnis, società poi fallita e che nel 2013 non aveva ancora iniziato i lavori a causa di alcuni contenziosi. L’anno prima, però, arrivò anche un finanziamento di quasi 30 milioni da parte della Regione Siciliana per alcune varianti proposte da RFI. Il progetto iniziale, infatti, era stato già finanziato con il precedente Programma operativo di Agenda 2000, per un importo di 124 milioni di euro.

Il progetto di prolungamento prevede la realizzazione delle ulteriori fermate di Porto, in progetto nel primo stralcio come trasformazione (in galleria) dell’attuale stazione di Palermo Marittima, Politeama, anch’essa prevista nel primo stralcio di progetto, e Turrisi Colonna, da progettare nel secondo stralcio. Verrà inoltre attivata la fermata Libertà nella galleria Ranchibile tra le stazioni di Notarbartolo e Imperatore Federico. A lavori ultimati l’anello ferroviario risulterà quindi composto di 8 fermate.

Quando termineranno i lavori

Ma a che punto sono questi lavori? Una risposta che attende tutta la città e, per fortuna, “entro la fine del 2023 saranno smontati i cantieri”, è quanto annunciato dall’assessore Totò Orlando ai microfoni di LiveSicilia. Infatti la ditta D’Agostino, che è subentrata proprio alla Tecnis sta portando avanti le opere per completare il primo lotto. Lo scorso settembre gli operai della ditta campana hanno anche abbattuto l’ultimo diaframma della galleria Amari-Politeama.

Con l’abbattimento del diaframma sono stati ultimati gli scavi nel tratto urbano più sensibile dei lavori del primo lotto, avanzamento che estende l’attuale tratta Notarbartolo-Giachery fino a piazza Castelnuovo. In particolare, è stato concluso lo scavo della nuova stazione Politeama, che si sviluppa su due livelli fino a una profondità di 16 metri dal piano stradale, e della galleria artificiale Crispi-Amari, per un’estesa sotterraneo di circa 850 metri. Completato il collegamento Politeama-Porto, i lavori dell’Anello proseguono in sotterraneo lungo la fascia portuale verso la fermata Giachery, ultimo step del primo lotto, cui seguirà l’attrezzaggio tecnologico dell’intera tratta.

“Le opere stanno andando avanti, nell’ultimo periodo c’è stata una forte accelerazione. Il lotto Porto-Politeama sarà pronto entro la fine dell’anno, contestualmente alla stazione di viale Lazio, questo come prevede la tabella di marcia“. Ha spiegato l’assessore Orlando.

La variante urbanistica per sbloccare il secondo lotto

Ci sarà anche da appaltare il secondo lotto che è già stato finanziato. Per l’approvazione di questo lotto manca un altro step che, spiega Orlando “prevede una delibera per una variante urbanistica che servirà per mandare in appalto il tratto dalla stazione Notarbartolo al Politeama, un progetto dal valore di circa 100 milioni di euro e che prevede 4 anni di lavoro. RFI dopo l’approvazione della appalterà le opere“. Per quanto riguarda questo lotto il Dipartimento Regionale dell’Urbanistica ha fatto presente che non è stata dichiarata la conformità urbanistica del progetto allo strumento urbanistico vigente o se le opere si pongono in variante allo stesso e in tal caso necessita attivare le procedure di cui all’art. 7 della l.r. 65/81, nella considerazione che le procedure sopra citate, di natura prettamente urbanistiche, seguono un iter approvativo diverso e comunque successivo all’acquisizione del P.A.U.R. di cui all’art. 27/bis del D. Lgs. 152/2006.

RFI, dal canto suo, con una nota del 07/12/2022 ha inoltrato istanza di attivazione della procedura di cui all’art. 7 della l.r. n. 65/81. Queste disposizioni possono trovare compatibilità con il sistema organizzativo della C. di S., di conseguenza, il relativo progetto deve essere autorizzato dal Dipartimento Urbanistica ai sensi dell’art. 7 della L.R. n. 65/1981 così come modificato dall’art. 6 della L.R. n. 15/91 in seno alla predetta conferenza di servizi. Pertanto, ai sensi dell’art. 7 della legge regionale n. 65/81 così come modificato dall’art. 6 della L.R. n. 15/91, il Comune di Palermo è obbligato ad esprimere il proprio parere sullo studio in argomento mediante apposito atto deliberativo del Consiglio Comunale entro quarantacinque giorni dalla trasmissione del progetto da parte della Rete Ferroviaria Italiana , che avrà cura di darne comunicazione allo scrivente Ufficio, anche nel caso di trasmissione avvenuta”.


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