Anello ferroviario, proteste e paure | Assemblea pubblica al Politeama - Live Sicilia

Anello ferroviario, proteste e paure | Assemblea pubblica al Politeama

Nel pomeriggio l'incontro aperto ai palermitani: presenti, oltre al sindaco Orlando, anche Rfi e Italferr. 

PALERMO – Un confronto pubblico, presso la Sala Rossa del Teatro Politeama, per parlare vis-à-vis con la cittadinanza ma soprattutto per tentare di porre un argine al malcontento che monta in città a causa dei cantieri dell’anello ferroviario. Andrà di scena questo pomeriggio, con inizio alle 17.30, l’assemblea convocata dal sindaco Orlando, a cui prenderanno parte anche Rfi, Italferr e gli assessori Arcuri, Marano e Catania. L’obiettivo, come detto, è quello di illustrare il progetto dell’anello ferroviario, ma soprattutto di dare una risposta a quanti fra residenti, commercianti e ambientalisti, hanno cominciato una vera e propria battaglia.

Tutto è cominciato con la cantierizzazione di viale Lazio e viale Campania, che ha provocato il caos anche per il far west dovuto allo spostamento selvaggio del mercatino del mercoledì mattina. Banchetti, abusivi e non, piazzatisi in barba a qualunque sorteggio che hanno avuto come effetto di mandare il traffico in tilt, specie all’uscita degli alunni dalle due vicine scuole. Gli ambientalisti sono insorti per il taglio di una settantina di alberi e alcuni commercianti sono intenzionati a fare anche causa al Comune per il calo degli affari.

Poi è stata la volta di piazza Castelnuovo, dove le transenne per il momento non intaccano la viabilità: qui sono in tanti però a protestare per le quattro storiche palme davanti al palchetto della musica che verranno tagliate. Alcune associazioni, inoltre, hanno avanzato dei dubbi sulla tenuta dello stesso Teatro Politeama.

Rimostranze che si vanno ad aggiungere a quelle avanzate per via Emerico Amari, da mesi sventrata dai cantieri e ridotta della metà per lo spostamento delle sottoreti. Anche qui, in tempi recenti, si ricordano sit-in dei negozianti preoccupati per la sopravvivenza delle proprie attività commerciali.

Il compito che attende Comune e Ferrovie non è dei più semplici: provare a spiegare che, per i prossimi due anni, bisognerà stringere i denti perché i cantieri, come ha detto Orlando in un’intervista a Livesicilia, non si fermeranno. Il progetto dell’anello ferroviario, inoltre, riguarda solo il primo stralcio: per il secondo, che chiuderà il cerchio, bisognerà attendere la prossima programmazione comunitaria. Ma cosa prevede il progetto? Attualmente i binari collegano Notarbartolo con Imperatore Federico, Fiera, Giachery e Sampolo. L’opera consentirà di collegare con un binario in galleria l’attuale stazione Giachery al Politeama (quasi 1,6 chilometri), con una stazione sotterranea posta al di sotto del Palchetto della musica e altre due nuove fermate: Porto e Libertà (in viale Lazio all’incrocio con via Sicilia), servendo così i quartieri Dante, Libertà, Politeama e Sampolo-Ucciardone.

Il progetto negli anni ha subito una notevole lievitazione dei costi passando da 76,9 milioni a 154, grazie a una variante approvata di recente, ed è stato finanziato dall’Unione europea. Una vicenda cominciata nel 2001 e che ha subito numerosi intoppi, tra cui anche il ritrovamento al porto di materiali di risulta di vecchie fonderie che quindi vanno trattati per legge. Una volta terminato, è previsto che lungo l’anello ferroviario transiteranno 64 treni al giorno (uno ogni 15 minuti) nella prima fase e 192 treni al giorno (uno ogni 5 minuti) quando andrà a regime. I lavori dovrebbero durare tre anni e concludersi il 22 luglio del 2017. Resta da finanziare, ancora, il secondo lotto che completerà l’anello collegando Politeama e Notarbartolo con la fermata Malaspina.

 


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